Galizzi, le sfide della direzione legale di Eni gas e luce
Sin dalla fondazione, nel 2017, di Eni gas e luce, newco del cane a sei zampe per le attività retail nel mercato del gas e dell’energia elettrica, Pietro Galizzi è al timone della direzione legale della società. Da fine 2019 ha inoltre assunto la responsabilità della compliance.
L’ufficio che orchestra, che conta su 35 avvocati, si contraddistingue per aver adottato un approccio pluridisciplinare. La squadra di Galizzi infatti segue l’organizzazione dell’intera azienda e lavora su ciascun progetto in modalità agile, cioè apportando la conoscenza legale all’interno di team più ampi composti da varie professionalità provenienti da altri dipartimenti.
MAG ha incontrato virtualmente Galizzi per farsi raccontare le sue sfide quotidiane, a cui oggi si aggiunge la gestione del coronavirus, ma soprattutto per riflettere su un tema che si impone sempre più prepotentemente nella professione del general counsel (ne avevamo parlato anche qui) e sul quale è molto ferrato: la sostenibilità. Una tematica della quale l’head of legal regulatory and compliance affairs di Eni gas e luce si occupa da diversi anni sia in azienda che fuori, come professore universitario della Cattolica di Milano e del master in diritto di impresa della Luiss di Roma e relatore nei convegni internazionali. Ecco che cosa ci ha raccontato:
Avvocato Galizzi, che impatti sta avendo il coronavirus sulla sua professione?
Sicuramente un impatto manageriale e uno professionale.
Partiamo dal manageriale…
Nel team legale ci sono persone che lavorano, oltre che dall’Italia, dalla Francia, dalla Grecia e dalla Slovenia. Paesi in cui è stato imposto il lockdown e dove tutti stanno lavorando da casa in smart working. Dobbiamo assicurarci che, in questa situazione, tutti si sentano coinvolti e nessuno si consideri abbandonato a se stesso.
E come fa a farlo?
Sto organizzando dei caffè mattutini quotidiani in videoconferenza, un’occasione di socializzazione su base volontaria a cui tutti stanno comunque partecipando. È un bel momento per fare squadra. Poi abbiamo altri momenti fissi: una volta a settimana l’intero team si aggiorna sulle varie attività in corso, due incontri a settimana ci incontriamo con le singole unità per rimanere sempre sul pezzo.
E poi, il coronavirus ha numerosi impatti legali. Quali state affrontando in Eni gas e luce?
In particolare, stiamo affrontando temi contingenti all’emergenza. Penso ad esempio ad argomenti dei quali abbiamo anche letto sui giornali, come il pagamento delle bollette o altre problematiche che da un momento all’altro potrebbero rientrare in un decreto e per le quali dunque stiamo cercando di prendere l’iniziativa, giocando d’anticipo il più possibile.