Pronta la fusione Vodafone Towers-Inwit. Tutti gli in house

È stata ultimata, con l’approvazione da parte del cda di Inwit (Infrastrutture Wireless Italiane) la definizione del progetto di incorporazione di Vodafone Towers. La fusione tra le due società rappresenta una delle tappe fondamentali dell’operazione avente ad oggetto la combinazione delle torri di Vodafone Towers con quelle di Inwit e che porterà alla nascita del primo tower operator italiano e del secondo operatore indipendente in Europa, con un parco che conterà oltre 22 mila torri. Al completamento della fusione, Inwit sarà pariteticamente partecipata da Tim e Vodafone Europe, oggi società controllanti rispettivamente di Inwit e Vodafone Towers. Il progetto di fusione sarà sottoposto all’assemblea dei soci di Inwit il prossimo 19 dicembre con la procedura di white wash. La conclusione dell’operazione resta soggetta a talune condizioni sospensive.

Vodafone ha curato gli aspetti legali dell’operazione con un team interno, guidato dal direttore affari legali Antonio Corda (nella foto) e dall’head of corporate and contracting Filippo Galluccio. La squadra si è avvalsa del supporto dello studio legale Nctm, che ha agito con un team coordinato dagli equity partner Vittorio Noseda e Matteo Trapani, coadiuvati dalla salary partner Lucia Corradi.

Pedersoli ha assistito invece Inwit con un team guidato dall’equity partner Carlo Pedersoli con l’equity partner Andrea Gandini, coadiuvati dall’equity partner Diego Riva e dalla partner Marida Zaffaroni per il profili m&a e i contratti commerciali, dall’equity partner Davide Cacchioli e dal partner Alessandro Bardanzellu per gli aspetti antitrust e di golden power; gli aspetti amministrativi sono stati curati dal senior associate Marco Trevisan e dagli associate Rosaria Costanzo e Alessandro Zuccaro, mentre l’equity partner Maura Magioncalda, con il senior associate Michele Parlangeli e l’associate Giuseppe Smerlo, hanno seguito il rilascio dei binding commitments dalle banche finanziatrici e la junior partner Francesca Leverone ha curato la parte capital market.

Nell’ambito degli accordi stipulati per la predetta operazione complessiva, Tim è stata assistita dallo studio legale internazionale Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners con team coordinato dai partner Francesco Gianni e Alfredo D’Aniello, coadiuvati dall’of counsel Giulia Staderini, i counsel Chiara Gianni e Filippo Ughi, con le associate Lavinia Bertini e Caterina Pistocchi, mentre i partner Piero Fattori e Salvatore Spagnuolo hanno curato gli aspetti antitrust.

Gennaro Di Vittorio

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