Firmata a Roma la “Call for an AI Ethics”
Pontificia Accademia per la Vita, IBM, Microsoft, la FAO e il Governo italiano hanno firmato la Call for an AI Ethics, un documento nato per sostenere un approccio etico all’intelligenza artificiale e promuovere tra organizzazioni, governi e istituzioni un senso di responsabilità condivisa con l’obiettivo di garantire un futuro in cui l’innovazione digitale e il progresso tecnologico siano al servizio del genio e della creatività umana e non la loro graduale sostituzione.
I firmatari esprimono il desiderio di lavorare insieme per promuovere una “algor-etica”, ovvero lo sviluppo e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale secondo i principi fondamentali di una buona innovazione.
Si tratta di: trasparenza, in linea di principio i sistemi di AI devono essere comprensibili; inclusione, devono essere prese in considerazione le esigenze di tutti gli esseri umani in modo che tutti possano beneficiare e che a tutti gli individui possano essere offerte le migliori condizioni possibili per esprimersi e svilupparsi; responsabilità, coloro che progettano e implementano soluzioni di intelligenza artificiale devono procedere con responsabilità e trasparenza; imparzialità, non creare o agire secondo il pregiudizio, salvaguardando così l’equità e la dignità umana; affidabilità, i sistemi di intelligenza artificiale devono essere in grado di funzionare in modo affidabile; sicurezza e privacy, i sistemi di intelligenza artificiale devono funzionare in modo sicuro e rispettare la privacy degli utenti.
L’intento della Call è dar vita a un movimento che si allarghi e coinvolga altri soggetti: istituzioni pubbliche, ong, industrie e gruppi per produrre un indirizzo nello sviluppo e nell’utilizzo delle tecnologie derivate dall’AI.