Ferrero, Bmw e Automobili Lamborghini le tre imprese più attrattive come datori di lavoro
Gli italiani sognano di lavorare in Ferrero, BMW e Automobili Lamborghini. Sono queste le tre aziende italiane più attrattive come potenziali datori di lavoro premiate con il Randstad Employer Brand 2019, il riconoscimento assegnato oggi nella sede milanese di Talent Garden da Randstad, primo operatore mondiale nei servizi per le risorse umane, sulla base della più completa e rappresentativa ricerca globale dedicata all’employer branding.
Commissionata da Randstad all’istituto di ricerca Kantar TNS e condotta su oltre 200mila persone in 32 Paesi in modo indipendente (nessuna azienda si può iscrivere volontariamente per partecipare) con un’analisi approfondita su più di 6.200 aziende a livello globale, la ricerca Randstad Employer Brand ha misurato il livello di attrattività percepita delle aziende italiane da parte dei possibili dipendenti. In Italia sono state intervistate circa 7.700 persone di età compresa tra 18 e 65 anni, un campione rappresentativo di occupati, studenti e non occupati, a cui è stato chiesto quali fattori rendano un’azienda attrattiva tra le 150 selezionate con oltre 1000 dipendenti con sede in Italia e conosciute da almeno il 10% della popolazione.
Al primo posto nelle preferenze degli italiani c’è Ferrero, con il 78,5% degli intervistati che considera l’azienda di Alba il migliore datore di lavoro. In seconda posizione BMW, con il 73,2% degli italiani che ha dato la preferenza alla casa automobilistica bavarese. Chiude il podio un altro marchio automobilistico, Automobili Lamborghini, indicata come azienda ideale dal 72,6% degli intervistati.
Dopo le tre, la classifica delle imprese italiane più ambite dai potenziali dipendenti vede in quarta posizione Thales Alenia Space in Italia, in quinta Feltrinelli e poi Maserati, Mondadori, RAI, Avio Aero e Coca-Cola HBC Italia a chiudere la selezione dei 10 marchi considerati i potenziali migliori datori di lavoro.
Cosa cercano i lavoratori italiani in un datore di lavoro? L’equilibrio fra vita professionale e privata, indicato dal 53% del campione, segue l’atmosfera di lavoro piacevole (52%) e una buona retribuzione e benefits (47%). Poi vengono la sicurezza del posto di lavoro (46%) e le opportunità di carriera (37%).
Le donne danno maggiore importanza all’atmosfera di lavoro piacevole (57%, 10 punti in più degli uomini) e al work-life balance (55% contro il 51% dei colleghi), mentre gli uomini, subito dopo l’equilibrio fra lavoro e vita privata, preferiscono buona retribuzione e benefit (48%, contro il 47% delle donne) e sono meno interessati alla sicurezza del posto di lavoro rispetto alle colleghe (44% vs 47%). Le differenze più evidenti emergono per fasce di età: i giovanissimi (18-24 anni) cercano più degli altri un’atmosfera di lavoro piacevole, i Millennials (25-34enni) puntano soprattutto sulle opportunità di carriera, gli adulti tra 35 e i 54 anni danno relativamente maggiore importanza alla vicinanza del posto di lavoro, mentre gli over 55 guardano soprattutto alla solidità finanziaria dell’azienda.
Per i lavoratori part-time (il 19% della forza lavoro) il datore di lavoro più attrattivo è un’impresa che offre un’atmosfera piacevole e un buon equilibrio fra vita professionale e privata. Rispetto ai colleghi che lavorano a tempo pieno, sono meno interessati al salario e ai benefit e alle opportunità di carriera, mentre sono più attenti alla sicurezza del posto di lavoro.
Tuttavia, le aziende italiane non sembrano allineate con le aspettative dei potenziali dipendenti. Nella percezione degli intervistati, infatti, le imprese offrono soprattutto solidità finanziaria, ottima reputazione e uso delle ultime tecnologie, fattori diversi da quelli in cima ai desideri dei candidati. Soltanto alla nona posizione troviamo l’equilibrio fra vita professionale e privata (il fattore più ricercato dai lavoratori), all’ottava la buona retribuzione e i benefit e alla settima l’atmosfera di lavoro piacevole. Le aziende sono meglio posizionate per sicurezza del posto di lavoro e opportunità di carriera, in quarta e quinta posizione (in linea con i desideri dei potenziali dipendenti).
Le multinazionali sono la tipologia di impresa più ambita dai potenziali dipendenti italiani, col 29% delle preferenze, soprattutto per la solidità finanziaria, le opportunità di carriera e la sicurezza del posto di lavoro. Al secondo posto fra le tipologie di aziende più desiderate si trovano le pmi, scelte dal 18% del campione soprattutto per piacevole atmosfera di lavoro, work-life balance e flessibilità, fattori in comune con le attività in proprio, indicate come destinazione ideale dal 14% degli intervistati. L’11% preferisce lavorare per la pubblica amministrazione o per enti non profit, per la sicurezza del posto, la solidità finanziaria e l’equilibrio fra lavoro e vita privata.
Sono meno gli italiani attratti prevalentemente da startup e da aziende a conduzione famigliare, per entrambe appena il 6%: le prime offrono soprattutto contenuto di lavoro interessante, piacevole atmosfera di lavoro e opportunità di carriera, mentre le seconde offrono atmosfera piacevole, work-life balance e flessibilità. Le startup sono però le realtà più ambite dai giovani sotto i 25 anni (10%), i 25-34enni preferiscono le multinazionali (32%), i 35-54enni prediligono le piccole e medie imprese (19%), mentre i lavoratori senior non esprimono preferenze.
Il settore più attrattivo è quello dei media, che piace ai candidati in particolare per solidità finanziaria, ottima reputazione e contenuto di lavoro interessante, seguito dall’automotive, dal largo consumo, dal farmaceutico e dall’elettronica.