Enel lancia bond ibrido da 600 milioni. I legali interni
Si è concluso questa settimana il lancio sul mercato europeo, da parte di Enel, della prima emissione di un prestito obbligazionario non convertibile subordinato ibrido perpetuo denominato in euro e destinato ad investitori istituzionali, per un ammontare complessivo pari a euro 600 milioni. L’operazione ha ricevuto richieste in esubero per più di sei volte l’offerta, per un ammontare superiore a 3,7 miliardi di euro.
Si tratta della prima emissione strutturata da parte di un corporate italiano di un bond subordinato ibrido perpetuo (c.d. “corporate hybrid bond”) che viene trattato come equity ai fini contabili e (solo in parte) ai fini di rating, mantenendo tuttavia la natura civilistica di strumento obbligazionario.
Contestualmente, Enel ha lanciato un’offerta volontaria non vincolante per il riacquisto delle obbligazioni ibride emesse nel 2014 con scadenza 2076, con l’obiettivo di riacquistare un ammontare complessivo pari a 200 milioni di sterline.
Nell’operazione, Enel si è avvalsa di un sindacato di banche nell’ambito del quale hanno agito, in qualità di joint lead managers, Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, BNP Paribas, Crédit Agricole CIB, Goldman Sachs International, J.P. Morgan, Santander Corporate & Investment Banking, Société Générale Corporate & Investment Banking, UniCredit Bank.
Il team
L’operazione è stata seguita dal team legale in house di Enel composto dagli avvocati Francesca Romana Napolitano, Simona Florio e Alessandra Bellani, coadiuvati dal team di Chiomenti composto dal managing counsel Benedetto La Russa con la senior associate Maria Carmela Falcone e l’associate Luigi de Angelis per gli aspetti di finanza e capital markets e con il partner Marco Di Siena con il senior associate Maurizio Fresca e l’associate Giovanni Massagli per gli aspetti di diritto tributario.
Linklaters ha affiancato le banche con un team guidato dal partner Ugo Orsini e dalla counsel Linda Taylor e composto dalla managing associate Laura Le Masurier, dall’associate Matteo Pozzi e dalla junior associate Laura Tarenzi per gli aspetti di capital markets. Gli aspetti fiscali dell’operazione sono stati curati dal team guidato dal partner Roberto Egori e composto dal counsel Fabio Balza e dall’associate Andrea D’Ettorre.