Enel, Eni, Terna, Intesa, Generali e Unicredit sono le aziende con la miglior governance
Quali sono le migliori società italiane in cui investire? Enel, Eni, Terna, Snam, Intesa Sanpaolo, Generali, Unicredit. A dirlo è il rapporto finale 2015 sull'”Eccellenza dei sistemi di governo in Italia”, promosso dal think tank European house Ambrosetti, guidato da Valerio De Molli. Lo studio punta a misurare la qualità della governance valutando fattori come la struttura dell’azienda, l’azionariato, la composizione del consiglio di amministrazione, eventuali meccanismi premiali, il sistema di controllo e di gestione dei rischi.
Uno dei fattori che il rapporto ha tenuto in maggior considerazione nella valutazione della governance è stato anche il cosiddetto whistleblowing: uno strumento legale – già collaudato nei paesi anglosassoni – per informare tempestivamentegli organi societari o di governo di pericoli e di pratiche che minano gli interessi stessi della società. Una specie di soffiata a fin di bene, per intenderci. Questa pratica virtuosa sta iniziando a entrare anche nei codici di autodisciplina di alcune aziende del nostro Paese tra cui Snam.
L’azienda di San Donato ha deciso di puntare soprattutto sulla tutela dell’anonimato, un aspetto che è cruciale per la buona riuscita del whistleblowing perché garantisce che il cosiddetto whistleblower, cioè colui che fa la denuncia, non subisca ritorsioni. “In Snam riceviamo circa una ventina di segnalazioni ogni anno, due terzi delle quali si rivelano scarsamente fondate. Sulle altre interveniamo prontamente, in alcuni casi con azioni disciplinari o legali”, ha dichiarato il general counsel Marco Reggiani a Corriere Economia.