Emotivi anonimi alla riscossa: per il successo nel lavoro serve il quoziente emotivo
Intelligente, deciso, cinico e calcolatore. È questa l’immagine tradizionale dell’uomo (e, ahimè, anche della donna) di successo. Un professionista “che non deve chiedere mai”, che non si cura delle emozioni altrui e a cui basta il suo alto quoziente intellettivo (qi) per riuscire nel lavoro. Quest’immagine, consacrata da film come Wall Street, ha iniziato però a incrinarsi. Sembra infatti – come riporta il sito Metropolitan Corporate Counsel – che per costruirsi una carriera brillante serva anche l’intelligenza emotiva. Quella capacità cioè di esprimere le proprie emozioni e di intuire quelle degli altri.
Addio quindi alla figura del boss, ma anche del general counsel, spietato e insensibile. E se qualcuno dubita che il qe – il quotiziente emotivo – non sia niente più che un mito con cui riempire le pagine delle riviste di psicologia, di recente l’Association of corporate counsel, ci ha persino dedicato una giornata di studi. Tra i vari interventi della giornata c’è stato anche quello di Frederick Krebs, direttore della ricerca del Center for study of legal profession della Georgetown University, che ha parlato delle caratteristiche che dovrebbe avere il general counsel del 21esimo secolo.
“Il general counse di oggi svolge contemporaneamente tre diversi ruoli. È infatti, allo stesso tempo, il capo del dipartimento legale, il consigliere-in-chief della C-suite e uno stratega del business” spiega Krebs. Per questo motivo al cg moderno non bastano più le sole abilità tecnico-giuridiche che gli venivano rischieste in passato. “Oggi il gc – continua Krebs – dovrebbe possedere 4 soft kills imprescindibili”.
1. Imparare a prendere decisioni in tempi rapidi, pur non essendo in possesso si tutte le informazioni necessarie.
2. Saper comunicare in modo efficace con i colleghi.
3. Essere curioso e saper utilizzare il “pensiero creativo”.
4. Avere il coraggio di assumersi il rischio delle proprie azioni.
Quattro “abilità” che hanno poco a che vedere con l’intelligenza o la preparazione tecnica ma che, invece, sembrano essere più sviluppate nelle persone che possiedo un alto quoziente di intelligenza emotiva.