eDiscovery e consulenti esterni: le domande da non trascurare

L’eDiscovery è il processo di reperimento, protezione e uso della documentazione degli archivi di un’azienda in un contesto legale. Un tema che diventa molto importante quando si parla di consulenti esterni. Costantino Pappas che scrive per e-discovery provider Relativity, ha preparato un elenco di domande che ogni team in house dovrebbe rivolgere ai propri consulenti legali per essere sicuri che seguano una politica di conformità per la posto elettronica e gli altri dati coinvolti nel processo di eDiscovery. 

1. Quale tecnologia utilizzate? “Non tutti gli avvocati hanno una conoscenza dettagliata della tecnologia. Ma sapere su che piattaforma lavorano e che esperienza hanno in fatto di informatica e sicurezza dei dati è molto importante per salvaguardare la propria azienda”, spiaga Papas. 

2. Con quale cadenza ci aggiornerete sul caso? “Per partire con il piede giusto è bene mettere subito in chiaro le reciproche aspettative” dice Pappas.

3. Chi si occupa del controllo e della revisione dei vostri sistemi informatici? “Alcuni studi hanno un team interno dedicato all’assistenza e alla manutenzione. Mentre altri fanno ricorso a personale esterno. Un elemento in più per orientarsi nella scelta del consulente esterno”.

 

 

Gennaro Di Vittorio

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