Ecco perché le aziende faranno a meno dei grandi studi
Negli Usa, i brand perdono rilevanza. Mandati assegnati in base al livello delle tariffe proposte. I grandi studi perdono il 6% della loro quota di mercato. Numeri due alla riscossa. Ovvero, la rivincita dei nerd, in salsa legale. Tutto parte dagli Stati Uniti. E attira l’attenzione degli osservatori, anche qui in Italia. Perché, come spesso accade, quanto avviene oggi in America è destinato a verificarsi anche da noi nel giro di pochi anni.?La parola del giorno è dumping. Ma la declinazione del fenomeno è un po’ diversa dal solito. Già perché ad essere “saltate” a piè pari, sono le big law firm a stelle e strisce, sempre meno apprezzate dai general counsel del Nuovo Mondo a causa dei loro costi da capogiro.?
LA CRISI INDEBOLISCE I BRAND. La capacità di spesa di un’azienda, in un contesto di sempre maggiore attenzione all’efficienza delle scelte manageriali, rende più complicato il lavoro degli avvocati d’impresa. La selezione di uno studio legale a cui affidare un mandato diventa un’operazione in cui bisogna ottimizzare la spesa in previsione del risultato. L’equazione “scelgo quello con la reputazione più alta (e spesso più costoso) così anche se non dovesse raggiungere l’obiettivo potrò sempre dire di aver scelto il meglio”, non vale più. I brand, in questo momento, appaiono indeboliti.?Il dato emerge da un recente articolo di AdvanceLaw citato dalla Harvard Business Review. Per sintetizzare in maniera brusca il concetto si potrebbe affermare che: i general counsel non vogliono più lavorare con le cosiddette big law firm, a meno che queste non rivedano le loro politiche di prezzo.
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