Disabili nella C-suite: il sogno di due in house

Il tema dell’inclusione sta iniziando a farsi largo anche nel mondo giuridico. E tuttavia c’e? un ambito nel quale la professione legale e? particolarmente indietro: quello della disabilita?. Secondo il rapporto 2016 della National Association for Law Placement sarebbero, infatti, meno dell’1% gli avvocati disabili presenti nel mercato dei servizi legali americani. Tra loro ci sono pero? due giuristi d’impresa che da alcuni anni si stanno battendo per aumentare l’inclusione dei lavoratori e degli avvocati disabili. Si tratta di Jack Chen, product counsel di Google, e di Stuart Pixley, senior attorney presso Microsoft.

I due in house, intervistati da Corporate Counsel, hanno raccontato la loro esperienza nella ricerca di un lavoro (tanti rifiuti e il tentativo – sbagliato – di nascondere la disabilita? fino al colloquio faccia a faccia) e il loro attuale impegno per l’inclusione delle persone con disabilita?. Nel 2010 Pixley si e? infatti fatto promotore presso l’American Bar Association del “Pledge for Change: Disability Diversity in the Legal Profession”.

Un documento con il quale gli avvocati, le aziende e gli studi legali si impegnano a fare dell’inclusione delle persone disabili la propria missione. Entrambi gli in house hanno inoltre cercato di portare questo tema nelle scuole e nelle universita? per mostrare ai giovani come la carriera in legge sia un’opportunita? alla portata di tutti. «Siamo riusciti ad attivare nelle nostre aziende uno stage diretto proprio alle persone con disabilita? per facilitare il loro accesso al mondo del lavoro», ha raccontato Pixley.

La speranza, ha detto Chen, e? che le aziende capiscano il valore incredibile che le persone con disabilita? possono portare alla aziende. «Vorrei incoraggiare la prossima generazione di persone con disabilita? perche? riescano a raggiungere la C-suite e ricoprire le posizioni di vertice». Solo cosi? – hanno spiegato i due in house – si puo? realizzare quel cambiamento di mentalita? necessario a far diventare l’inclusione delle persone disabili non un singolo caso isolato, ma qualcosa a lungo termine.

 

 

Gennaro Di Vittorio

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