Deloitte: quotate sempre più green

 Le società quotate sono sempre più attente all’ambiente. Nel 2020 è cresciuta dell’11% la percentuale di quotate sul mercato MTA di Borsa Italiana che menzionano il cambiamento climatico nella propria informativa. È la prima volta che più del 50% delle società analizzate include il fattore clima nei propri report annuali.

Lo rileva un’analisi di Deloitte, il report Climate Change nell’informativa finanziaria redatta dalle società quotate in Italia, condotta con riferimento alle Relazioni Finanziarie Annuali relative all’esercizio 2020 pubblicate dalle società quotate sul Mercato Telematico Azionario (MTA) gestito e regolamentato da Borsa Italiana, che ha riguardato i bilanci di 220 società sulle 239 società quotate su tale mercato. Le società analizzate sono state classificate secondo un criterio settoriale: utilizzando i cluster di Borsa Italiana, ogni società è stata identificata all’interno del macro-settore e del settore specifico di appartenenza.

Analizzando questi 220 bilanci, emerge che il 53% delle relazioni finanziarie esaminate, relative a 116 entità, contiene informativa in merito al cambiamento climatico con livelli di dettaglio molto diversificati. Il trend è in crescita rispetto al 2019, in cui solo il 42% delle relazioni finanziarie annuali includeva riferimenti espliciti al tema del cambiamento climatico. Tuttavia, rimane un significativo numero di società che non affronta questo aspetto nella Relazione finanziaria annuale: il 47% delle relazioni finanziarie 2020, infatti, non include alcun riferimento al tema.

«Osserviamo una crescente diffusione dell’informativa fornita nelle Relazioni finanziarie annuali 2020 delle società quotate e una maggiore consapevolezza che le tematiche legate al cambiamento climatico non possono essere confinate al solo contesto della Dichiarazione Non Finanziaria – continua il manager – . Si tratta, però, di un primo stadio del percorso evolutivo atteso dall’ecosistema del reporting finanziario, dato che solo in alcuni casi tale informativa viene estesa ai riflessi del cambiamento climatico nella valutazione delle poste iscritte in bilancio. E anche in tali casi l’informativa fornita risulta prevalentemente di carattere qualitativo», afferma Stefano Dell’Orto (nella foto), amministratore delegato di Audit & Assurance Deloitte.

Il livello di dettaglio delle informazioni fornite differisce significativamente: 36 delle 116 relazioni finanziarie annuali che trattano il cambiamento climatico menzionano il tema come fattore puramente di contesto e di mercato, non declinato rispetto alla realtà aziendale e al relativo quadro strategico e senza individuazione di rischi e di opportunità correlati. Invece, 80 delle 116 relazioni finanziarie annuali, pari al 36% dell’intero campione, affrontano, seppur con livelli di dettaglio significativamente differenti, il cambiamento climatico quale fattore critico della realtà aziendale, declinando le considerazioni nell’ambito della relativa strategia di gestione e identificando i rischi e le opportunità correlati.
 

 

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