Deloitte: cfo ottimisti sulle prospettive delle proprie aziende
Il 25% dei cfo italiani è ottimista riguardo le prospettive finanziarie della propria azienda e il 36% crede che il numero di dipendenti della propria azienda aumenterà nel prossimo anno.
Questo nonostante l’instabilità politica interna italiana preoccupi più di un cfo su due (59%; +13 punti percentuali rispetto sei mesi fa).
È quanto emerge dall’edizione primaverile della Deloitte cfo survey, condotta a livello europeo su un campione di 20 Paesi e più di 1.600 cfo, di cui un centinaio italiani.
«I cfo italiani guardano ancora con ragionevole fiducia al futuro, anche se il clima di entusiastico ottimismo dell’autunno 2017 sembra essersi ridimensionato, complice soprattutto l’incertezza legata al contesto politico attuale. Nonostante tutto, a oggi sempre più cfo ritengono che questo sia il momento giusto per assumere maggiori rischi, incrementare la forza lavoro e investire», commenta Riccardo Raffo (nella foto), partner Deloitte e cfo Program Leader per l’Italia.
Nel complesso, il 52% dei cfo italiani, prevede un aumento dei ricavi nei prossimi 12 mesi: 5 punti percentuali in più rispetto all’autunno 2017 e il livello più alto raggiunto dal 2015.
Anche le aspettative in termini di margini si mantengono positive, con il 40% dei cfo italiani, che prevede margini più elevati nei prossimi 12 mesi, sostanzialmente invariati rispetto all’autunno 2017. Tuttavia, in un numero sempre più crescente di paesi, tra cui l’Italia, i cfo stanno iniziando ad avvertire la morsa sui margini, particolarmente nell’eurozona dove attualmente sono in pochi a prevedere un miglioramento e anzi, si aspettano una riduzione degli stessi.
«Le evidenze della survey sono in linea con l’outlook pubblicato ad aprile 2018 dal Fondo Monetario Internazionale, che stima che la crescita economica delle economie avanzate si rafforzerà ulteriormente nel 2018 riflettendo, in particolare, gli effetti di spillover della politica fiscale espansionistica degli Stati Uniti. Le aspettative di crescita economica in Europa sembrano rimanere solide, nonostante sia andato esaurendosi l’entusiasmo di qualche mese fa. Continua però a emergere la presenza di un’Europa a più velocità», aggiunge Raffo.
I maggiori rischi attesi dai cfo del nostro Paese per i prossimi mesi riguardano principalmente l’instabilità politica interna originata dalle ultime elezioni (59%, +13 punti percentuali dal Q3 17) e il timore di un crescente protezionismo dagli Stati Uniti (47%, +21 punti percentuali dal terzo trimestre 2017).
Malgrado ciò, il 36% dei cfo crede che il numero di dipendenti della propria azienda aumenterà nel prossimo anno.