Deloitte: ecco come cambia il marketing nel post Covid-19
Investimenti per la digitalizzazione, lavoro agile e riscoperta del brand “Made in Italy”, questi i tre fattori che emergono dalla CMO Survey Deloitte, indagine che ha coinvolto oltre 250 Chief Marketing Officer in Italia interrogati sul futuro del loro lavoro in ottica di ripartenza.
«Secondo quanto emerge dalla nostra survey – spiega Andrea Laurenza, Head of Deloitte Digital North & South Europe – l’imperativo numero uno, ancora più evidente dopo il Covid-19, è la digitalizzazione dei servizi e dei canali di comunicazione. Una comunicazione human centric si va invece affermando per interagire con consumatori più attenti, orientanti a scelte di lungo periodo e alla ricerca di brand trasparenti e sostenibili».
Nell’analisi di Deloitte, la New Brand Experience viene valutata sotto tre profili: l’evoluzione per i consumatori, l’evoluzione interna dell’organizzazione del lavoro, l’evoluzione del mercato. Riguardo i consumatori, il 47% dei CMO ritiene che ripensare il ruolo dei canali di comunicazione a favore del digitale rappresenti una priorità. La digitalizzazione abbraccia l’innovazione: il 46% dei CMO si aspetta un aumento per innovare i servizi e il 29% ritiene che i budget cresceranno per lo sviluppo dei prodotti.
Nella trasformazione di servizi e prodotti, sarà necessario anche ripensare la comunicazione mettendo al centro la sostenibilità e la personalizzazione. Secondo il 49% dei CMO, touchpoint e canali di comunicazioni immersivi e innovativi rappresentano il futuro. Un approccio empatico, il marketing agile e nuovi investimenti sono, invece, le principali novità che emergono sul lato organizzativo.
Guardando al mercato, infine, tre CMO su quattro si aspettano che nello scenario futuro i consumatori siano più attenti, orientati verso scelte di lungo periodo e più esigenti con i brand. Il 43% dei CMO pensa che le il proprio ruolo debba includere sempre più capacità di digital marketing e analisi dei dati, oltre alla parte creativa. I CMO, se fossero a capo dell’azienda Italia, farebbero leva sulle eccellenze del Made in Italy per rilanciare il paese.