Danno reputazionale al primo posto tra i rischi per il business
Aon, primo gruppo in Italia e nel mondo nella consulenza dei rischi e delle risorse umane, annuncia i risultati della sua Global Risk Management Survey, studio biennale sui principali rischi percepiti per il business, giunto alla sesta edizione e condotto in 64 Paesi interpellando 1.843 manager (+30% rispetto all’edizione del 2015) di aziende pubbliche e private appartenenti a 33 settori. I principali Paesi per livello di adesioni che hanno aderito sono gli Stati Uniti, l’Italia e la Polonia, con i settori dell’edilizia, delle assicurazioni, investimenti e finanza ed energia/utilities più rappresentati.
Gli aspetti economici, demografici e geopolitici, uniti al rapido avanzamento tecnologico, stanno trasformando i tradizionali rischi con cui le aziende internazionali erano solite confrontarsi in passato, determinando la necessità di interventi urgenti ed una maggiore complessità da gestire.
Il danno reputazionale all’azienda/brand rimane il rischio principale percepito per le aziende a livello globale. Mentre i casi di prodotti difettosi, le pratiche di business fraudolente o episodi di corruzione continuano ad essere delle forti minacce per la reputazione di un’azienda, i social media ne hanno ulteriormente amplificato l’impatto, rendendole ancora più vulnerabili.
In Italia, con 390 manager che hanno partecipato alla survey di Aon, si posiziona invece al 1° posto la crisi economica/lenta ripresa, seguita da danni a reputazione/marchio; aumento della concorrenza; responsabilità degli amministratori; mancata capacità di innovare/soddisfare i bisogni dei clienti; responsabilità verso i terzi; rischio di credito della controparte, assente nella top 10 a livello globale; dannialla proprietà; interruzione dell’attività; cambiamenti normativi/legislativi.
Dall’indagine condotta nell’ultimo trimestre del 2016 per il 55% in Europa, il 25% in Nord America, il 10% in America Latina, il 6% in Asia e il 5% in Medio Oriente e Africa, emerge, inoltre, che i rischi tradizionalmente non assicurabili (quali ad esempio, la brand reputation, la fluttuazione dei tassi di interesse ecc.) stanno diventando ancora più volatili e difficili da gestire e mitigare. Il cyber crime ha registrato una decisa scalata nella classifica a livello globale, portandosi dalla 9° alla 5° posizione nell’edizione 2017. Il cyber crime rappresenta oggi la principale preoccupazione per le aziende del Nord America, dal momento che la frequenza di attacchi informatici sta aumentando e i piani per la loro gestione sono diventati sempre più complessi, a causa della regolamentazione e l’obbligo di informativa. Questo trend di comunicazione obbligatoria si riscontra a livello internazionale, ad esempio in Europa con i regolamenti di protezione dei dati dell’Unione Europea che entreranno in vigore nel 2018. Le preoccupazioni in ambito di sicurezza informatica continueranno, quindi, ad essere di grande rilevo per le aziende.
I rischi legati alle incertezze politiche, che nella passata edizione erano al 15° posto, sono rientrati nella top 10 in 9° posizione. Allo stesso tempo la prontezza nell’affrontare i rischi è diminuita, passando dal 39% del 2015 al 27% attuale. Da notare che i Paesi delle economie più avanzate, che tradizionalmente erano associati alla stabilità politica, sono percepiti come nuove fonti di volatilità e incertezza, costituendo una preoccupazione per le aziende, specialmente per quelle operanti nei mercati emergenti. Inoltre, secondo l’edizione 2017 della Risk Map di Aon relativa arischi politici, terrorismo e violenza, il protezionismo nel commercio è in aumento, mentre gli episodi di terrorismo e di violenza legati ad avvenimenti politici sono i più alti che si siano registrati dal 2013.
Le nuove tecnologie e l’innovazione sono un rischio emergente che al momento i manager interpellati classificano al 20° posto, ma che vedono entrare nella top 10 dei rischi entro il 2020. Con la recente adozione di nuove tecnologie, come ad esempio i droni, le automobili senza guidatore e la robotica/automazione avanzata, le aziende hanno acquisito una maggiore consapevolezza dell’impatto dell’innovazione.
Per avere accesso al report completo: www.aon.com/2017GlobalRisk.