Criptoeconomia: come tenere il ritmo (legale) dell’innovazione
di alessio foderi
Negli ultimi anni la criptoeconomia è diventata un’importante area d’investimento sul mercato, con tutte le critpto-teconologie a questa collegate. Un settore dove l’innovazione è all’ordine del giorno e dove il ritmo di cambiamento deve poter esser conciliato con l’aspetto regolatorio e un panorama legale già esistente. Crypto Finance, fondata nel giugno del 2017, è una realtà che ben rappresenta il dinamismo del settore. Non è infatti un mistero che la Svizzera sta sempre più diventando una terra di grandi promesse per blockchain e criptovalute.
Con uffici a Zurigo e nella Crypto Valley di Zugo, la società – che vuole dare un contributo positivo alla diffusione e alla creazione della tecnologia blockchain – ha concluso nel 2020 un round di investimento di serie B da 14 milioni di franchi svizzeri. «Ne abbiamo gestito la parte legale internamente, in stretta collaborazione con il nostro fondatore e CEO», racconta a MAG Simon Trippel, general counsel del gruppo. Ma per la holding finanziaria le operazioni non finiscono qui. Proprio Trippel ne ha fatto una sfida personale: dopo una lunga carriera in house in tre grandi banche è rientrato dalla pensione per lavorare in Crypto Finance, affascinato proprio dalle opportunità del settore.
Prima di tutto, ci racconti dell’ufficio legale del gruppo Crypto Finance…
La nostra è una funzione legale interna molto snella con accesso diretto a tutti i livelli di gestione e aree aziendali. Supporta l’ampio spettro di blockchain innovative e attività commerciali legate alle tecnologie Distributed Ledger (DLT) di Crypto Finance Group in tutte le questioni legali e normative, inclusa la rappresentanza con i regolatori e le autorità. La maggior parte del lavoro viene svolto internamente. Per compiti speciali, che richiedono un know-how di nicchia o se dobbiamo estendere le nostre risorse interne, facciamo ricorso a consulenti esterni sotto la mia guida e supervisione.
Quali sono le principali sfide che state affrontando adesso?
Come in ogni ufficio legale, una sfida è far corrispondere le aspettative aziendali con le risorse disponibili e costi esterni limitati. Stare al passo con gli sviluppi legali e normativi relativi al panorama dei crypto-asset e delle risorse digitali e bilanciarlo con il lavoro legale quotidiano, a volte, può essere una forzatura. Per affrontare queste sfide, in futuro potremmo considerare di esternalizzare alcune questioni ripetitive come il lavoro legale di routine.
Appunto, il settore delle criptovalute è in continua evoluzione. Quali sono le principali implicazioni legali di questa situazione?
Questa situazione può creare incertezza, a seconda della giurisdizione. La qualificazione legale di alcuni crypto-asset, e come gestirli ai sensi delle normative applicabili sui mercati finanziari, spesso sono cose non scontate. Tutto questo richiede un supporto legale qualificato, solido e indirizzato al business. Con l’orientamento esistente fornito dall’autorità di regolamentazione svizzera FINMA (Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari, ndr) e la nuova legge svizzera sulle tecnologie Distributed Ledger, la situazione giuridica e normativa in Svizzera sta diventando sempre più attraente per i modelli di business legati alla blockchain e alle criptotecnologie.
Oltre alla chiusura di un round di investimento di serie B da 14 milioni di franchi svizzeri, c’è qualche altro progetto a cui state lavorando nel 2020?
Ci sono diversi progetti in cantiere, ma uno in particolare mi sta a cuore. Non ci sono società di intermediazione mobiliare autorizzate per crypto-asset in Svizzera, ad eccezione di due banche. Essere una banca ha i suoi oneri specifici e se non vuoi entrare nel settore bancario e competere con la moltitudine di banche tradizionali esistenti, devi cercare altre opzioni. Questo è il motivo per cui lavoriamo da tempo per ottenere una licenza autonoma per società di intermediazione mobiliare dall’autorità di regolamentazione svizzera FINMA e, ad oggi, siamo anche a buon punto. Essendo ottimisti, nel prossimo futuro la speranza è quella di diventare, in Svizzera, una delle prime società di intermediazione mobiliare regolamentata con vigilanza prudenziale autorizzata dalla FINMA a scambiare crypto-asset e, in particolare, gettoni asset (token).
Cosa trova più interessante tra le sfide attuali nella tecnologia blockchain?
La sfida più interessante per me è affrontare con successo la combinazione di innovazioni e di nuove e promettenti tecnologie all’interno dei concetti legali e normativi esistenti. Direi che sia le opportunità che le sfide derivano da questi sviluppi. Ciò include anche un dialogo continuo con le autorità di regolamentazione competenti per spiegare cosa fa o vuole fare la tua azienda e come si adatta alle normative esistenti in modo che possano comprendere al meglio.
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