Covivio: quali sono le esigenze dell’ufficio di domani?

Con l’arrivo della pandemia, il nostro rapporto con il lavoro ha infatti subìto un radicale sconvolgimento: alcune società stanno già riconsiderando la funzione degli uffici, mentre i dipendenti hanno già adattato le loro abitudini, in modo particolare sperimentando il ricorso all’home working. Tuttavia, la crisi attuale può considerarsi un catalizzatore e acceleratore di vari trend già in atto.

Covivio,  uno dei principali operatori immobiliari europei, ha condotto una survey intitolata “Tomorrow’s offices: flexibility first”, in tre fasi (a febbraio, a luglio e a ottobre 2020) su un campione di dipendenti del settore privato francese e top manager di aziende francesi con almeno 250 dipendenti. L’indagine ha evidenziato come dipendenti e top manager condividano le aspettative di alcune modifiche da apportare agli uffici, intesi come spazio fisico e destinazione collettiva.

ll 62% dei dipendenti ritiene che la flessibilità sia una leva importante per migliorare il proprio ambiente di lavoro. Il 46% invece si aspetta lo sviluppo di soluzioni alternative (come il coworking) agli spazi di lavoro tradizionali. Per il 70% dei top manager, infine, c’è la volontà di apportare delle modifiche per valorizzare il proprio patrimonio immobiliare.

Gennaro Di Vittorio

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