Covid-19: il ruolo del general counsel e il diritto del lavoro

di Ricardo Cortés-Monroy

Le cifre sconcertanti, scioccanti che abbiamo visto negli ultimi giorni rivelano un aumento senza precedenti della disoccupazione nella maggior parte delle economie del mondo. I numeri sono stati in qualche modo ammortizzati dagli attuali sistemi di disoccupazione parziale (ad esempio in Europa, si parla di chomage partiel, ovvero lavoro a orario ridotto o furloughing, congedi straordinari) e/o azioni rapide da parte di stati che non disponevano di tali schemi e che li rapidamente hanno adottati (ad esempio il Cile). Ogni azienda è diversa: le sue finanze, il personale e persino la sopravvivenza del business sono forze che si scontrano sulla strada da intraprendere. Il ruolo del giurista d’impresa diviene così fondamentale. Probabilmente mai prima d’ora abbiamo avuto una situazione come questa crisi per applicare alla lettera la massima “fare non solo ciò che è legale, ma anche ciò che è giusto”.

Ricardo Cortés-Monroy
Ricardo Cortés-Monroy

Se la decisione è di fare affidamento sui sussidi pubblici tramite questi dispositivi o sistemi (che di solito coprono fino all’80% dello stipendio base mensile del rispettivo dipendente), si potrebbe immaginare che il giurista d’impresa non si assicurerà solo che questo venga adeguatamente messo in pratica dalle risorse umane, ma che la politica aziendale rifletta questo utilizzo anche dal punto di vista dei dividendi. Francamente, abbiamo visto alcuni scandali questa settimana in troppi paesi. Le società che distribuiscono fino all’80% dei loro guadagni netti annuali in dividendi, facendo affidamento sul denaro dei contribuenti e beneficiando di questi schemi, per usare un eufemismo, sono inadeguate. In una di queste aziende il presidente ha dichiarato pubblicamente – dopo che l’opinione pubblica l’ha spinto a fare marcia indietro -: «pensavamo di agire in buona fede quando abbiamo proposto il pagamento dell’80%». Poi, sono tornati al minimo legale del 30% di distribuzione di dividendi. La società in questione è uno dei rivenditori più conosciuti e più grandi in America Latina e lo scandalo è pubblico e facilmente reperibile su Internet. Dov’era il general counsel ci si chiede? A cosa stavano pensando?

Questo dibattito è poliedrico anche perché il rischio è che alcune aziende non utilizzino questi schemi e licenziano direttamente il personale. Questo è il dibattito attualmente in corso nel parlamento svizzero. Credo che i giuristi d’impresa possano fare meglio di così. Non riesco a immaginare un momento migliore per gli azionisti per capire che dobbiamo fare un passo indietro. La sostenibilità non è solo ambientale: è anche sociale! (e, per favore, anche io sono un investitore privato e ho molti interessi in ballo).

Il secondo aspetto, attuale e cruciale, è legato alla salute e alla sicurezza. Non si può enfatizzare eccessivamente il dovere di assistenza dei datori di lavoro. La quantità di contenzioso e controversie correlate sarà enorme. L’esposizione davanti all’opinione pubblica è immensa, basta chiedere ad Amazon (e complimenti per aver invertito il corso Mr Bezos). È ovviamente impossibile riaprire e avere un ambiente di lavoro a rischio zero. Tuttavia, come minimo immaginerei una serie di azioni per il general counsel: garantire la conformità con le normative appositamente emanate, chiedere assistenza alle autorità competenti, garantire che le vostre politiche e procedure siano aggiornate, gestire le vostre polizze assicurative. Tutto questo è estremamente importante, ma niente può sostituire un dialogo costante con le persone.

Non posso finire questa rubrica, ovviamente, senza menzionare il nostro giurista romano preferito, Plinio. Non si possono applicare gli standard del ventunesimo secolo ai tempi dei romani, specialmente nelle materie di lavoro, ambito in cui la schiavitù e lo sfruttamento dilagavano. Tuttavia, tra le pochissime fonti primarie sopravvissute che riguardano il trattamento dei lavoratori in modo umano, troviamo Plinio il Giovane e Seneca. Gli storici discutono sull’entità della loro preoccupazione, ma nessuno contesta loro di essere tra i primi pensatori del mondo antico a esprimere una preoccupazione per il benessere dei lavoratori.

Auribus teneo lupum. Colleghi, un umile suggerimento: non cacciatevi in queste situazioni.

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Gennaro Di Vittorio

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