Il Covid-19 ha cambiato la comunicazione tra in house e consulenti
di ilaria iaquinta
Il Covid-19 ha cambiato profondamente il nostro modo di lavorare. Tra le altre cose, la pandemia ha sdoganato nuovi mezzi di comunicazione. Tra video, audio e messaggistica istantanea usiamo oggi una quantità di strumenti nettamente superiore rispetto al passato. Questi tool costituiscono un’arma a doppio taglio, se da una parte sono utili poiché favoriscono la rapidità degli scambi, dall’altra valicano ogni confine. Anche e soprattutto quelli del rispetto del tempo e del lavoro altrui.
Sono diverse le sfide che questi strumenti pongono alla relazione tra gli in house e gli avvocati d’affari.
C’è chi dice che le mail siano destinate a sparire per lasciare il posto ai messaggi di testo condivisi tramite le varie piattaforme di chat disponibili sul mercato, che consentono maggiore rilassatezza e velocità degli scambi. Onestamente sono più cauta. È vero spesso e volentieri l’uso di strumenti alternativi e più immediati a volte casca a pennello e molti general counsel mi raccontano di farne un uso copioso. Ma credo che tutto dipenda dai contenuti. E per la tipologia di diversi scambi tra in house e avvocati d’affari ne deve ancora passare di tempo prima che le vecchie care mail possano andare in pensione. Di certo, se già le mail mettono pressione ai consulenti, richiedendo una risposta il prima possibile (e quindi a qualsiasi ora di qualunque giorno), figuriamoci che effetto può avere la piena legittimazione della messaggistica istantanea.
Un aspetto che certamente i legali non possono sottovalutare è la sicurezza di questi strumenti rispetto agli innumerevoli rischi cyber che si moltiplicano.
Ma non si può nemmeno dimenticare che moltiplicando i canali di comunicazione, si moltiplicano anche i rischi di perdere qualche pezzo…
Il vero tema, secondo me, sarà più che altro quello di se e come rimpiazzare gli incontri fisici. Finora è risultato scontato utilizzare mezzi di videoconferenza. Ma ora che qualcuno inizia a tornare a lavorare in presenza mentre qualcun altro decide invece che non lo farà più, o che se lo farà lo farà solo in occasioni saltuarie e specifiche che cosa succederà?