Cosa tiene svegli la notte i general counsel? Lo studio dell’ACC

Quali sono le maggiori sfide che i general counsel affrontano oggi in azienda? Come si stanno ulteriormente espandendo le loro responsabilità? Sono queste le domande a cui cerca di trovare risposta l’indagine sui chief legal officer (2024 ACC CLO Survey) condotta anche quest’anno dall’Association of Corporate Counsel (ACC) in collaborazione con Exterro, azienda che offre soluzioni software per i rischi derivanti da contenziosi, normative sulla privacy e sicurezza informatica.

Le sfide maggiori per i dipartimenti legali in house

I partecipanti al sondaggio (669 in tutto, provenienti da 20 settori e 31 paesi diversi) hanno reso noto che sono tre le questioni principali che li tengono svegli la notte: l’applicazione delle normative in vigore a livello locale e sovranazionale, le minacce alla privacy e quelle alla cybersecurity. Nello specifico, il 34% dei CLO ha riportato che le violazioni dei dati il pericolo più urgente del 2024, seguite dall’applicazione della privacy/regolamentazione (32%) e da altre minacce informatiche (24%). Il 40% ha affermato che sta pianificando di istituire nuovi processi per fronteggiare meglio queste sfide. Nonostante anni di attenzione e spese per le violazioni legate ai dati, solo il 9% dei partecipanti è “molto fiducioso” nella capacità della propria organizzazione di mitigare questi rischi.

A livello di dipartimento legale, il 42% dei CLO ha dichiarato di continuare a essere sottoposto a intense pressioni di bilancio per “fare di più con meno”. In effetti, il 52% ha condiviso che nell’ultimo anno il proprio team ha ricevuto un mandato di riduzione dei costi da parte del management. Questa pressione potrebbe spiegare perché il 40% dei CLO classifica l’efficienza operativa come la priorità del proprio ufficio per l’anno a venire. Per migliorare l’efficienza, dunque, il 45% dei CLO afferma che investirà in nuove tecnologie e il 27% sostiene che una maggiore collaborazione con il dipartimento operativo aziendale potrebbe migliorare i risultati complessivi a livello organizzativo.

I commenti di ACC ed Exterro

“L’indagine dell’ACC getta luce sul fatto che i CLO si trovano in una posizione sempre più difficile”, ha commentat Veta T. Richardson, presidente e ceo dell’associazione. “Le risposte che abbiamo ottenuto quest’anno e negli anni passati hanno chiaramente documentato l’evoluzione del ruolo dei CLO, evidenziando che le responsabilità continuano a espandersi e diversificarsi poiché il CLO è diventato un partner commerciale strategico per il management. Tuttavia, mentre i general counsel e i loro team hanno sempre più compiti, viene richiesto loro di continuare a tagliare i costi. E questo modus operandi non sarà sostenibile nel lungo periodo. Migliorare l’efficienza operativa e investire in nuove tecnologie aiuterà, ma rimane incerto se questi sforzi saranno sufficienti. Ciò che emerge chiaramente dai nostri studi, invece, è la dedizione e l’ingegnosità incessanti dei CLO nel rappresentare le proprie organizzazioni ai massimi standard possibili in un ambiente aziendale e regolamentare complicato e sfidante”.

“Come evidenziato dall’indagine, i CLO si trovano di fronte a un compito arduo: garantire che le proprie organizzazioni siano completamente attrezzate per minimizzare qualsiasi tipo di rischio”, ha aggiunto Bobby Balachandran, fondatore e CEO di Exterro. “Pretendere che facciano ancora di più con sempre meno risorse impone l’avvio di un nuovo approccio all’utilizzo del capitale umano, della tecnologia e dei processi messi a punto per gestire efficacemente le operazioni legali, la privacy e la governance dei dati, la compliance e la cybersecurity”.

Altri dati che emergono dall’indagine

Ulteriori risultati importanti dell’indagine sono i seguenti:

• Resta del lavoro da fare per garantire che i CLO a livello internazionale riportino direttamente al CEO. I risultati di quest’anno si basano su una proporzione maggiore di rispondenti provenienti dall’esterno degli Stati Uniti rispetto agli anni passati. Pertanto, mentre la percentuale di CLO negli Stati Uniti che riportano direttamente al CEO è leggermente aumentata (82% nel 2024 rispetto all’81% nel 2023), quelli al di fuori degli Stati Uniti sono diminuiti (63% nel 2024 rispetto al 66% nel 2023). Ciò ha comportato una diminuzione complessiva leggera al 75% nel 2024 rispetto al 77% nel 2023.

• La maggior parte dei CLO (58%) supervisiona almeno tre funzioni aziendali aggiuntive oltre a quelle legali, tanto che il 27% che supervisiona cinque o più funzioni. Queste includono aree come: la privacy (44%), l’etica (43%) e il risk management (38%), ESG (24%), government affairs (22%), cybersecurity (14%) e risorse umane (14%).

• La maggior parte dei CLO ha registrato un aumento del carico di lavoro. Il 59% riporta addirittura un “aumento significativo” o “generale” nell’ultimo anno, mentre solo il 3% parla di un calo dei compiti. Il 59% afferma di essere “felice” o “molto felice” del proprio equilibrio tra vita lavorativa e personale. Tuttavia, solo il 20% di coloro che hanno sperimentato un aumento significativo del carico di lavoro afferma si sente soddisfatto.

• Il 67% dei CLO ritiene che l’IA avrà un impatto “principalmente positivo” o “in qualche modo positivo” sulla professione legale in house. I compiti che, che secondo i rispondenti, ne beneficeranno di più sono: l’analisi dei documenti (per il 35%) e la redazione di documenti (per il 28%).

• Il 38% dei CLO afferma che il proprio amministratore delegato vorrebbe da loro una maggiore competenza commerciale e conoscenza del settore, mentre il 28% parla di leadership e il 24% di competenza finanziaria.

• L’approccio all’ESG rimane ampiamente variabile: il 19% dice che la propria organizzazione non ha una strategia ESG. Anche se il 77% afferma di guidare la strategia ESG della propria azienda, solo il 29% sostiene di essere “molto coinvolto” e il 36% di essere “in qualche modo coinvolto”. I CLO sono più attivamente coinvolti nella strategia ESG al di fuori degli Stati Uniti: il 91% dei general counsel negli altri continenti ha un certo grado di coinvolgimento, rispetto al 70% negli Stati Uniti.

• Il titolo di chief legal officer sta diventando più comune: lo ha il 28% dei partecipanti, in aumento del 7 punti percentuali rispetto al 2022.

michela.cannovale@lcpublishinggroup.com

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