Coronavirus sì, ma parliamo anche d’altro

Alla seconda settimana di lockdown e alla quarta in cui non si parla d’altro che di coronavirus un po’ di stanchezza sale. Non tanto perché si è costretti in casa ma perché anche chiusi nelle nostre più o meno piacevoli quattro mura (piccola digressione: mi permetto di ricordare a chi si lamenta di non poter uscire che ci troviamo ancora nella parte più fortunata del mondo) non siamo al riparo dall’ossessione da covid-19. Ne scrivono i giornali (anche i nostri, quelli di settore), ne parlano le tv, ne commentano i social. Non c’è scampo. È l’argomento del momento. Non fraintendetemi. È giusto che se ne parli, per carità, anche perché l’informazione è l’unico mezzo che abbiamo per sconfiggere le paure, mantenendo ben saldi i nervi e i piedi a terra. Però, ogni tanto, forse potremmo spaziare. Occuparci di altro. Almeno sforzarci di farlo. Del resto, al momento la community legale – e ne parlavo proprio nell’editoriale di venerdì scorso (clicca qui per leggerlo) – è pienamente attiva. I general counsel sono tutti a lavoro. Chi dall’azienda e chi da casa, certo. Ma tutti operativi al 100%.

Per questo oggi vi chiamo all’azione. Aiutateci a parlare d’altro.

La nostra redazione continua a lavorare. A inizio marzo, LC Publishing Group ha anche lanciato un nuovo sito web: legalcommunity.ch, dedicato all’universo legale svizzero a 360 gradi, abbracciando cioè l’anima legale oltre a quella in house.

Fatevi sentire, raccontateci su quali dossier state lavorando e quali sono progetti che state portando avanti adesso e per il futuro. La semina continua. Diteci cosa vi aspettate di raccogliere. Del resto, l’emergenza coronavirus, anche se non sappiamo bene quando, rientrerà, non fanno che ripetercelo “andrà tutto bene”, ma il vostro lavoro rimarrà e, anzi, ne produrrà di nuovo. Dunque parliamo anche di quello.

Gennaro Di Vittorio

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