Consob: “Le imprese italiane trascurano la sostenibilità”
La nuova attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale delle organizzazioni non ha ancora attecchito nelle imprese italiane: solo l’1% di queste pubblica la dichiarazione non finanziaria (dnf), documento obbligatorio dal 2017 per le aziende “di interesse pubblico” contenente informazioni sugli impatti ambientali e sociali dei processi aziendali.
A denunciarlo è la relazione Consob sulla corporate governance delle società quotate. Il numero delle dnf è addirittura calato nel 2019 rispetto all’anno precedente: sono state 208, due in meno delle 2010 del 2018.
In leggerissimo aumento i comitati dedicati alla sostenibilità interni ai cda, che passano da 45 a 53, mentre c’è ancora molta strada da fare sul frangente remunerazioni: solo 33 società italiane ancorano la parte variabile dei compensi dei manager a criteri Esg (environment, social, governance). La quota di stipendio interessata va dal 14 al 18% del totale e in 32 casi su 33 il soddisfacimento dei requisiti è legato al raggiungimento di obiettivi di breve termine: scelta in contraddizione con lo stesso concetto di sostenibilità, da valutare nel lungo termine.
Nota positiva invece per per la presenza di donne nelle aziende: ha raggiunto il 36% nei cda e il 39% negli organi di controllo.