Cloud economy: il mercato italiano vale 3,34 miliardi

Nel 2020 il Cloud si è rivelato il miglior alleato per rispondere rapidamente ed efficacemente alla situazione di enorme fragilità a cui la pandemia ha sottoposto l’intero sistema economico e sociale, stravolgendo di conseguenza le dinamiche del mercato italiano, che ha superato i 3,34 miliardi con una crescita del +21% rispetto al 2019.

È stata soprattutto la componente SaaS (oltre 1 Miliardo di Euro di spesa complessiva, +46% rispetto al 2019) a guidare questa dinamica, con l’esplosione di tutte le categorie che hanno permesso alle aziende di restare operative in fase emergenziale, dai servizi Collaboration e Gestione Documentale ai Portali B2c/eCommerce. Questo è quanto emerge dalla fotografia scattata dall’Osservatorio Cloud Transformation, giunto alla decima edizione e promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano.

Nel dettaglio 

La cifra che scaturisce dall’analisi dell’osservatorio scaturisce dalla somma di:

  • Public & Hybrid Cloud, ovvero l’insieme dei servizi forniti da provider esterni e l’interconnessione tra Cloud pubblici e privati, si conferma protagonista con una crescita del +30% e un valore complessivo che raggiunge i 2 miliardi di euro. Un’accelerazione nettamente più rapida rispetto alla media internazionale, che fa registrare un +8% per un mercato che vale 198 Miliardi di Dollari a livello globale.
  • Virtual & Hosted Private Cloud registra una buona dinamica (+11%) arrivando a 732 Milioni di Euro
  • Datacenter Automation, ovvero la modernizzazione delle infrastrutture on-premises, subisce un rallentamento rispetto al 2019, crescendo del +6% per un totale di 583 Milioni di Euro.

In termini di spesa assoluta per settore merceologico, rallenta leggermente la dinamica del settore Manifatturiero (che si conferma comunque primo nel mix di spesa con il 24% del mercato complessivo), in conseguenza al periodo di lockdown e al blocco delle attività. Seguono per dimensioni il settore Bancario (21%), Telco e Media (15%), i Servizi (10%), Utility (9%), PA e Sanità (8%), GDO e Retail (8%) e Assicurativo (5%).

 

Gennaro Di Vittorio

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