Cinque consigli per gli avvocati in tempi di isolamento
Stare a casa in auto-isolamento è diventata la quotidianità. Ma nella solitudine potrebbero esserci dei poteri inaspettati. Il passaggio al lavoro da casa è, infatti, una grande opportunità per concentrarsi su ciò che è più importante e consolidare nuove abitudini. Naturalmente, l’isolamento sociale può essere difficile in quanto non vediamo colleghi (e, talvolta, siamo lontani da famiglia e amici). Ma la buona notizia, in ambito legale, è che c’è un senso incredibilmente forte di comunità. Monitorando siti, articoli e blog, la nostra redazione ha selezionato cinque consigli per sentirsi più vicini nell’epoca del coronavirus e del lavoro da remoto.
- Humanize Il contatto umano e l’interazione sono le cose che ci mancano di più. Ecco perché questa potrebbe essere l’occasione giusta per rafforzare i legami rispetto alla normale routine. Ogni volta che devi parlare con un collega, cerca di rendere umana la comunicazione. Fai una videochiamata o, se preferisci, telefona semplicemente: l’importante è stabilire una connessione che vada oltre la fermezza ma sia empatica, dando la sensazione di cooperazione in questa situazione complicata. Questo vale anche per una questione che può essere risolta per mail. Anzi, senza pensare di sprecare il tempo, può essere l’occasione per sentire vocalmente il collega e assicurarsi che sta bene.
- Refocus Oggi, la capacità di concentrazione è un vantaggio competitivo nel mondo del lavoro (come diceva già nel 2017 l’Harvard Business Review). Se è già difficile in circostanze normali, lo smart working può causare molte più distrazioni. In altre parole, trovandoci in un ambiente diverso dall’ufficio, abbiamo stimoli diversi e, nonostante ci concentriamo sul lavoro, la produttività non potrebbe essere la stessa. Ogni giorno, quindi, è fondamentale lasciare un piccolo spazio nella nostra mente per fare il punto: una condizione essenziale anche per rimettere a fuoco tutti gli obiettivi. Questo può essere utile anche per capire come distribuire il tempo e può aiutarti a colmare il vuoto della solitudine. Così, tieni occupata la mente e lavori meglio con gli altri.
- Rethink Il passaggio al lavoro da casa è una grande opportunità per dar vita a nuove abitudini. Si tratta di una buona occasione per ripensare il modo in cui il tuo team lavora. Vale la pena, quindi, di tentare l’uso di strumenti diversi o di trovare nuovi metodi che ci semplificano la vita anche quando la pandemia sarà finita. Il brainstorming su nuovi modi di lavorare non aiuta soltanto a ripensare le abitudini lavorative del passato, ma anche a ricreare la sensazione di essere una squadra in un momento di isolamento sociale. Trovare percorsi alternativi per rafforzare la collaborazione e reinventare la routine quotidiana sono tappe imprescindibili in questo processo.
- Lasciati ispirare Partecipa a iniziative alle quali non avresti mai pensato di aderire. Questo si può fare sia fuori che dentro la tua azienda. All’interno del gruppo puoi organizzare alcune attività ‘virtuali’ da svolgere in un momento di pausa o dopo il lavoro insieme ai colleghi. Certo, potresti pensare che questo non fa per te, ma datti una possibilità. Può essere la giusta occasione per conoscere meglio gli altri. Anche al di fuori del lavoro, ci sono moltissime iniziative. Su internet impazzano visioni collettive di film, webinar sul mondo legale (come, ad esempio, quello internazionale organizzato da LC Publishing) o discussioni tematiche in chat.
- Metti un freno È bello fare molte attività, ma dovresti anche stabilire dei limiti. Come spiega un articolo del New York Times, se è vero che il coronavirus ha fatto sì che siamo tutti in quarantena, dall’altro lato molte persone avvertono la pressione di organizzare un programma ferreo anche oltre il lavoro. Questo include ad esempio l’attività fisica, il riordinare la stanza, cucinare e dilettarsi con le torte. Sono tutte ottime cose che aiutano in un momento di solitudine. Tuttavia, se ti basi solo su quello che vedi su Internet, potresti provare la sensazione di non fare abbastanza con tutto il “tempo extra” che hai ora a disposizione. Ma stare dentro casa, lavorare tutto il giorno e occuparsi dei bisogni di base è già sufficiente.