Chi sono i general counsel più pagati d’America?
Corporate Counsel ha stilato la classifica per il 2015 dei general counsel più pagati degli Stati Uniti. Al primo posto c’è Alan Braveram, legale in house di Walt Disney, con un compenso di 6.699.231 mila dollari. L’avvocato di Topolino e Paperino scalza dal podio Brackett Denniston III, general counsel di General Electric Company che, dopo essere stato in testa alla classifica per due anni consecutiv, quest’anno si piazza in seconda posizione con 6.096.000 mila dollari. Il terzo posto è occupato da Paul Cappuccio di Time Warner con 5.864.715 mila dollari.
Secondo John Gilmore, della società di reclutamenteo BarkerGilmore, gli alti stipendi di questi in house sono dovuti al fatto che oggi, più che in passato, i legali d’impresa stanno acquisendo sempre più responsabilità e peso all’interno dell’azienda. “Questo gli consente di tenere in house moltissime questioni che prima venivano gestite attraverso il ricorso a mandati esterni. E più lavoro significa, di conseguenza, stipendio più alto” spiega ancora Gilmore.
Il compenso dei general counsel, scrive la rivista, è infatti aumentato dello 0,8% dal 2013. Mentre i bonus sono cresciuti di ben il 9,2% e i premi sotto forma di azioni sono aumentati, in media, del 21,9%. Nel 2014 si è inoltre ricominciato a ricompensare i legali d’impresa con stock option e il premio medio è cresiuto dell’11,8% rispetto a un anno fa.
Dalla ricerca è emerso anche che lo stipendio del legale d’impresa è fortemente condizionato dal tipo di business dell’azienda per cui lavora. Tra i 10 legali con lo stipendio più alto, cinque lavorano in industrie dell’intrattenimento e tre nel settore finanziario. Al contrario le aziende di trasporti e quelle di commercio al dettaglio si trovano, per l’ennesimo anno, agli ultimi posti. Il motivo – spiega Todd Sirras, managing director di Semler Brossy, società di consulenza sulla compensazione dei manager – è che nei primi due settori i general counsel devono affrontare molte sfide – sia sul fronte finanziario che su quello ip – per bilaciare i diritti di consumatori e azionisti anche in riferimento a sistemi normativi di altri paesi.
Corporate Counsel ha analizzato anche le evoluzioni nella presenza di legali d’impresa donne. Nella classifica di quest’anno ci sono molti più nomi femminili rispetto agli anni scorsi e la più alta in lista è Maryanne Lavan di Lockheed Martin che si piazza all’undicesimo posto. Tuttavia le general cousel continuano a percepire stipendi più bassi rispetto ai loro colleghi uomini. Secondo Nancy Jessen, amministratore delegato della società di consulenza Huron legal, la parità di genere è ancora un “work in progress ma qualcosa sta cambiando. Quando le aziende devono cercare nuovi talenti, danno, infatti, sempre più importanza alla diversity”.
Per quanto riguarda, infine, le assunzioni di nuovi legali d’impresa, la ricerca evidenzia come il mercato, dopo molti anni di crisi in cui la mobilità è stata pari a zaro, si stia finalmente sbloccando. “Un’economia che cresce – spiega Jessen – alimenta i fatturati e, di conseguenza, la predisposizione delle aziende a fare nuovi investimenti sul personale. Di questo clima positivo beneficiano gli ultimi arrivati che riescono a ottenere retribuzioni migliori”.