Celoria: la mia partita è quella della comunicazione

In house per vocazione, Federica Celoria è da gennaio 2017 head of legal di F.C Internazionale. «Quando ho fatto la mia prima esperienza da legale interno ho capito che quella era la mia strada, la mia passione. Il mio, oggi, è un ruolo da manager non da tecnico ed è proprio quello che mi piace di più», confessa a la professionista.

MAG l’ha incontrata per fare con lei un bilancio di questi primi 15 mesi al vertice della direzione legale del club nerazzurro. E per farsi raccontare quali sono le sfide con cui si misura quotidianamente.

Avvocata Celoria, come è andato questo primo anno abbondante di attività?

Quando sono arrivata l’ufficio legale andava riorganizzato. Sebbene ci fossero due validissimi collaboratori che avevano portato avanti l’ufficio per quasi un anno intero, non c’erano delle vere e proprie procedure e dei processi organizzati.

Da dove ha cominciato?

Ho cercato di educare tutte le persone che collaborano con l’ufficio legale spiegando loro che non si può bussare alla porta e richiedere un contratto, ma che occorre rispettare modalità, tempi e procedure per facilitare e snellire il business e il lavoro quotidiano di tutti.

A che punto è in questo percorso?

Non siamo ancora arrivati dove desidero, anche perché bisogna relazionarsi con il modo di lavorare della nostra proprietà cinese, che ha una cultura molto diversa dalla nostra. Ma piano piano stiamo completando quasi tutto. 

A fine 2017 c’è stato il bond della società da 300 milioni. Si è trattato del primo prestito obbligazionario emesso da un club calcistico italiano sul mercato internazionale dei capitali, rivolto a diverse tipologie di investitori istituzionali di portata globale. Che ruolo ha avuto l’ufficio legale nell’operazione?

Abbiamo lavorato al fianco del cfo e dell’ad, con l’aiuto dei consulenti esterni, il cui contributo è stato fondamentale. La direzione legale interna ha rappresentato il punto di riferimento sulla parte documentale e ha dato un supporto strategico. In particolare, Cesare Scalia, uno dei miei collaboratori, che è specializzato nella materia debt capital markets, ha seguito in prima linea tutta l’operazione.

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Gennaro Di Vittorio

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