Cegos: la leadership diffusa è la nuova sfida per manager e organizzazioni

Per favorire la diffusione della leadership diffusa il 53% delle organizzazioni attua percorsi di sviluppo dei talenti e delle persone chiave e di adottare sistemi e processi che consentono approcci più agili in azienda (48%). Tra le opzioni meno indicate troviamo la destrutturazione gerarchica del lavoro.

Questi sono alcuni tra i primi dati italiani della survey Leadership Spread Observatory realizzata da Cegos, tra i principali player del Learning & Development. L’indagine ha coinvolto oltre 600 aziende tra Italia, Spagna, Svizzera, Portogallo e UK; di queste 200 provenivano da un contesto nazionale, con rispondenti in prevalenza di area HR.

Eppure, tra i due principali freni alla diffusione della leadership si riscontrano proprio la resistenza al cambiamento con una ricorrenza del 56% e la visione gerarchica dell’organizzazione con un 45%.

Rispetto alla capacità dei manager di far crescere le competenze di leadership dei propri collaboratori, solo il 27% dei rispondenti ritiene che siano effettivamente in grado di sostenerne lo sviluppo, rivelando un apprezzamento solo parziale della capacità di mettere in pratica questa abilità manageriale.

In termini formativi, il potenziamento delle competenze soft ha un’incidenza del 59% e risulta quindi essenziale per incrementare le capacità di leadership in una logica diffusa. Subito a seguire, con il 40% delle ricorrenze, lo sviluppo di competenze che favoriscono la spinta innovativa. I temi legati al mindset e allo sviluppo di attitudini individuali sono strategici, ma meno centrali (32% e 29%).

Le 7 competenze chiave di leadership – identificate dagli studi internazionali Cegos* – sono, inoltre, riscontrate con un’incidenza simile nelle organizzazioni: spicca l’innovazione (55%), seguita da agilità, autenticità e umanizzazione – tutte intorno al 50% -, mentre umiltà e neuroleadership mostrano una minor frequenza (39% e 24%).

Attraverso lo sviluppo personale per il 58% dei rispondenti e, in particolare, le organizzazioni puntano sulla formazione (66%) per favorirlo.

Tramite la diversità (61%), intesa come comprensione e valorizzazione delle diversità tra i membri del team; per supportarla il 38% delle aziende ha sostenuto l’inclusione con logiche di età, genere e cultura.

Grazie alla cooperazione, considerata dal 62% del campione la capacità di decidere insieme e far sentire le persone coinvolte nel dialogo; il 48% delle imprese ha ideato una struttura organizzativa dei processi in grado di agevolarla.

Si impara con gli altri (62%), dinamica favorita attraverso il Social Sharing/Learning (29%); molti leader reputano le conversazioni con i propri pari molto importanti in quanto permettono di condividere esperienze e offrono prospettive esterne all’azienda, secondo una logica di networked intelligence.

La leadership si acquisisce soprattutto tramite l’apertura (a idee, innovazione, creatività) per quasi 8 rispondenti su 10 (77%); il 48% delle organizzazioni supporta il confronto aperto attraverso gruppi di lavoro misti. 

 

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