Cartolarizzazione crediti in Spefin. Gli in house
Spefin Finanziaria ha perfezionato la prima operazione di cartolarizzazione di crediti derivanti da cessione del quinto dello stipendio e della pensione e da delegazione di pagamento, per un valore nominale complessivo di 60 milioni di euro. L’operazione è propedeutica al closing di un’operazione di cartolarizzazione, che verrà perfezionata entro fine mese.
GLI IN HOUSE
Per Spefin, ha gestito il dossier il management interno. In particolare, Carlo Cerilli (in foto), general counsel, ha curato i profili legali, Tommaso Pezone (cfo) la parte amministrativa, Simone Santinelli (coo) la parte crediti e Domenico Radano (cio) le questioni di information technology.
LA CARTOLARIZZAZIONE
L’operazione – si legge in un comunicato della società – è in linea con il programma di cartolarizzazione previsto dal piano industriale 2022 –2024 e prevede un periodo di ramp-up di 12 mesi, con l’emissione di due classi di titoli da parte della società veicolo di cartolarizzazione dei crediti “SPE ONE SPV SRL” (SPV), costituita ai sensi della Legge 130/1999. La realizzazione della cartolarizzazione è strutturata in due distinte fasi principali, di cui: una prima fase relativa all’acquisto da parte della SPV del primo portafoglio di Crediti da Spefin; una seconda fase relativa all’emissione di due classi di titoli asset-backed [Senior (85%) e Junior (15%)], aventi struttura partly-paid.
LA DICHIARAZIONE
«È un’operazione di rilevante importanza strategica per Spefin – commenta Emilio Mauro, amministratore delegato della società – volta ad una diversificazione delle forme di provvista, che consentirà di migliorare la competitività deipropri prodotti nel mercato di riferimento e rafforzare l’indipendenza della Spefin nelprocesso di funding».