Capgemini: i ricavi aumentano fino al 5% per i retailer che investono in cybersecurity
Adottare misure di sicurezza informatiche avanzate potrebbe consentire ai retailer di incrementare i propri ricavi annui fino a un massimo del 5,4%.
Lo rivela il report del Digital Transformation Institute dal titolo “Cybersecurity: The New Source of Competitive Advantage for Retailers”, rilasciato da Capgemini, al quale hanno partecipato oltre 6mila clienti e 200 dirigenti di società del settore retail in nove Paesi, tra cui l’Italia.
Secondo lo studio, un maggior numero di aziende deve allineare le proprie policy in tema di cybersecurity con le attese dei propri clienti.
La cybersecurity è infatti il terzo dei principali fattori che influenzano la scelta di un dato rivenditore (per il 77% degli intervistati), preceduto solo dalla disponibilità dei prodotti e dalla qualità e seguito da fattori tradizionali come il prezzo e la reputazione del brand. In Italia è al secondo posto tra i fattori di scelta (80% degli intervistati), dopo la qualità e prima della disponibilità.
Inoltre, solide misure di cybersecurity incrementano la soddisfazione del cliente del 13% (in Italia del 9%), mentre il 40% della clientela (valore che sale al 50% in Italia) sarebbe disposto ad aumentare almeno del 20% la propria spesa online presso i rivenditori nei quali hanno riposto la propria fiducia.
C’è un disallineamento tra le aspettative dei clienti e quello che invece viene offerto dai retailer. Anche se il 70% dei consumatori (il 76% in Italia) vuole essere certo che le proprie informazioni personali e finanziarie siano al sicuro, solo il 44% dei rivenditori (il 14% di quelli italiani) si adopera per fornire tutte le informazioni.
I retailer non informano prontamente i propri clienti delle violazioni dei sistemi di scurezza. Infatti, sebbene il 40% dei rivenditori (il 27% in Italia) abbia affermato di essere stato vittima di un attacco informatico negli ultimi tre anni (2015-2017), con una conseguente compromissione dei dati finanziari o personali dei clienti, solo il 21% dei consumatori (il 13% in Italia) afferma di aver visto i propri principali rivenditori associati ad un attacco informatico.
Il report include tre consigli pratici per affrontare le questioni legate alla sicurezza e alla trasparenza: operare per comprendere le aspettative dei clienti e assicurare che le caratteristiche richieste siano completamente implementate; assicurare che i sistemi per la sicurezza informatica siano un passo avanti rispetto agli hacker; e posizionarsi come un affidabile custode dei dati della clientela.