Capgemini: aziende in ritardo con l’implementazione dell’automazione
Meno di un quinto delle aziende a livello globale (16%) sta implementando diversi casi d’uso su vasta scala in ambito automazione.
Emerge dal report “Reshaping the future: Unlocking automation’s untapped value” di Capgemini Research Institute, in occasione del quale sono stati intervistati oltre 700 dirigenti di aziende che stanno sperimentando o implementando soluzioni in ambito automazione e ha analizzato oltre 110 casi d’uso reali in sei settori.
Le imprese si stanno concentrando sui vantaggi di tipo operativo anziché sulla crescita strategica di lungo periodo. Per oltre il 40% delle aziende, l’obiettivo principale delle iniziative di automazione è quello di migliorare la qualità, mentre il 23% si focalizza sull’incremento dei ricavi.
Il report evidenzia inoltre che solo il 32% delle aziende intervistate si concentra sui cosiddetti casi d’uso “quick win”, ovvero quelli che sono facili da implementare e che apportano un numero elevato di benefici.
Lo studio evidenzia che il settore automotive è all’avanguardia nelle implementazioni su larga scala. Tra le società che stanno già implementando sistemi di questo tipo su larga scala, il 25% appartiene al settore automobilistico, seguito dai settori Industrial Manufacturing e Retail, entrambi al 15%. A livello di paesi, invece, Stati Uniti (26%), Francia (21%) e Germania (17%) sono i paesi in prima fila per quanto riguarda l’adozione di tecnologie di automazione su larga scala. (Si veda la figura seguente)
Il report dimostra che le aziende potrebbero ridurre i costi fino a 165 miliardi di dollari entro il 2022 grazie all’implementazione dell’automazione su larga scala nei settori Automotive (32 miliardi di dollari), Retail (125 miliardi di dollari), Utility (149 miliardi di dollari) e Manufacturing (165 miliardi di dollari).
Le funzioni di back e middle office hanno ottenuto i maggiori benefici: oltre la metà (56%) delle aziende che utilizzano l’automazione l’ha implementata nel settore it e oltre un terzo (37%) ha adottato tali soluzioni nel middle office. Le funzioni di back-office per procurement e supply chain e per la divisione Risorse Umane, sono quelle che, mediamente, ottengono il maggior ritorno sull’investimento (ROI), rispettivamente con il 18% e il 15%. Il 29% delle imprese che utilizzano l’automazione, la impiegano per le funzioni di front-office, come le vendite e il marketing.
Tra le poche aziende che hanno iniziato ad utilizzare tecnologie avanzate – ad esempio automazione e AI – come un eccezionale strumento di vendita, il report ne cita alcune particolarmente all’avanguardia. Tra cui Harley-Davidson che l’anno scorso ha utilizzato l’intelligenza artificiale in combinazione con l’automazione per aumentare del 2,930% le vendite a New York; e L’Oréal che ha utilizzato tecnologie, come software di riconoscimento vocale e chatbot, per abilitare l’automazione sia nel front office che nel servizio clienti: in Canada l’azienda ha integrato la chatbot messenger di Facebook con un servizio di gifting basato sull’IA. Il messenger bot fa domande agli utenti sui destinatari del regalo e poi suggerisce i prodotti per la cura della persona più adatti a loro.