Budget legale: ecco come bisognerebbe allocarlo

Il 60% delle organizzazioni non alloca correttamente il budget legale. Lo rivela l’ultimo studio Sharplegal di Acritas condotto attraverso interviste a oltre 2mila in house counsel appartenenti a società di tutto il mondo.

Secondo la ricerca le organizzazioni dovrebbero destinare internamente almeno il 40% del buget legale. Spendere infatti più del 70% in consulenze esterne potrebbe ridurre l’efficienza del dipartimento, e lo stesso potrebbe fare destinare all’interno più risorse del dovuto. Questa ripartizione è stata calcolata confrontando gli approcci intrapresi dalle varie società e gli impatti delle spese sui ricavi. La maggiore efficienza è raggiunta quindi all’intero di questi range. In ogni caso, le percentuali possono variare in base ai Paesi e ai settori di mercato presidiati dalle società.

A rispettare queste percentuali suggerite per garantire un servizio efficiente sono pochissime aziende. Ben il 60% degli intervistati infatti alloca il budget legale in modo diverso rispetto a questi standard; la maggioranza destina internamente meno del 40%. In ogni caso, stando ai dati la spesa legale interna è aumentata mediamente dell’11% rispetto al 2012.

Il report analizza anche il numero di in house counsel presenti nei team legali delle varie aziende intervistate. La media prevede 0.4 legali ogni 100 milioni di dollari di fatturato. Cifre che cambiano sensibilmente anche in base alle dimensioni delle aziende. I gruppi più grandi (quelli che fatturano oltre 6 miliardi di dollari) hanno mediamente all’interno dell’ufficio legale 0.2 avvocati, mentre i piccoli gruppi (con ricavi tra i 50 e i 500 milioni di dollari) contano mediamente 0.9 giuristi.

Gennaro Di Vittorio

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