«Best workplaces» 2020: le migliori 60 aziende dove lavorare

Per alcune aziende lo smart working – e non solo – era già realtà prima della pandemia. Di sicuro per le 60 aziende pubblicate nella classifica 2020 «Best Workplaces» di Great Place to work, selezionate e suddivise in quattro categorie in base al numero dei dipendenti dopo un’indagine che ha coinvolto 58mila dipendenti di oltre 150 aziende. Queste, analizzate prima della crisi dovuta al coronavirus, si sono distinte anche per benefit flessibili e ascolto dei collaboratori nel processo di decision-making. I dipendenti hanno infatti risposto a un questionario anonimo sul clima aziendale che prevedeva domande riguardo la fiducia nei manager e valutazioni sul clima nel proprio ufficio.

Le aziende

Nella classifica dei big, ovvero le aziende con oltre 500 dipendenti,  svetta la filiale italiana di American Express, seguita dalla catena di hotel dell’Hilton mentre al terzo posto troviamo Msd Italia.  Tra le aziende medio-grandi – ovvero quelle fino a 500 dipendenti – Cisco Systems, attiva nelle telecomunicazioni, conquista la cima. Al secondo posto c’è Zeta service, realtà italiana che gestisce buste paga e servizi professionali in outsourcing guidata da Silvia Bolzoni,  l’unica nel nostro paese ad avere divisione interna dedicata alla promozione di “Felicità e Valori”. Al terzo posto, invece, c’è Mars Italia. Vince ancora Bending Spoons, davanti alle biotech Biogen e Zoetis per quanto riguarda le imprese da 50 a 149 collaboratori. Tra le small, infine, podio per Cadence Design Systems, Mercedes-Benz CharterWay e R-Everse.

In classifica per la terza volta consecutiva anche la padovana UNOX, azienda leader nella progettazione, produzione e vendita di forni professionali per i settori della ristorazione, del retail, della pasticceria e della panificazione. Mentre anche Portolano Cavallo è stato annoverato per il quarto anno consecutivo come eccellente ambiente di lavoro. In particolare, lo studio si è posizionato al quinto posto nella categoria di appartenenza (aziende con 50 – 149 collaboratori). L’unica del settore beni di lusso è Gucci, al dodicesimo posto fra le big.

I trend

In generale, fra le altre tendenze che emergono, si nota un aumento del cosiddetto Trust index, cioè la fiducia verso superiori e colleghi. Questa sale e tocca l’82% mentre era al 77% solo cinque anni fa. Inoltre, quasi un terzo delle realtà classificate ed è a capitale totalmente italiano, una crescita lenta ma continua che fa sì che il monopolio dei colossi internazionali diventi pian piano un ricordo. Da non trascurare il fatto che, secondo gli esperti, tutte le aziende che mettono a disposizione flessibilità e benefit ai dipendenti vedono crescere il proprio giro d’affari.

 

 

Gennaro Di Vittorio

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