Banco BPM: gli in-house nel green bond da 500 milioni

Banco BPM ha portato a termine con successo una nuova emissione Green Senior Non Preferred, con scadenza quattro anni (settembre 2026), per un ammontare pari a 500 milioni di euro. Gli ordini, si legge in un comunicato della società, hanno superato i 900 milioni di euro, con una buona granularità degli investitori (circa 120), dei quali circa il 70% specializzati sul segmento ESG.

Banca Akros (parte correlata dell’emittente), BNP Paribas, BofA Securities, Citi, Credit Agricole CIB,
HSBC and Natwest Markets hanno agito in qualità di Joint Bookrunners.

Credit Agricole CIB, ha altresì operato quale Green and Social Structuring Advisor.

GLI IN HOUSE

La direzione legale interna di Banco BPM, guidata dalla responsabile Legale e regulatory affairs Antonia Cosenz (nella foto, a sinistra), ha seguito l’emissione, in particolare con Maria Teresa Guerra (responsabile della finanza legale) e Olga Primiani.

Attivo anche il team in house di Credit Agricole CIB, che ha seguito l’operazione con Angela Dominici e con la supervisione dell’head of Legal & corporate affairs Simone Davini (nella foto, a destra).

I DETTAGLI

Il titolo, si legge ancora nel comunicato, è stato emesso ad un prezzo pari a 99,654% e paga una cedola fissa del 6%. Il titolo, che è riservato agli investitori istituzionali, è stato emesso a valere sul Programma Euro Medium Term Notes dell’emittente e ha un rating atteso di Ba2/BB+/BBH (Moody’s/Fitch/DBRS).

I proventi derivanti dall’emissione del titolo saranno destinati al finanziamento e/o al rifinanziamento
di Eligible Green Loans, come definiti nel Green, Social and Sustainability Bond Framework della
banca.

Il Framework si integra perfettamente nella strategia ESG di Banco BPM e rappresenta la concreta
realizzazione degli obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale che sempre più indirizzano e
caratterizzano le diverse aree di business della Banca.

Banco BPM ha, inoltre, ottenuto sul proprio Framework una certificazione fornita da Institutional
Shareholder Services ESG (ISS ESG) quale soggetto indipendente avente competenza ambientale,
sociale e di sostenibilità: Second Party Opinion (SPO).

Gli investitori che hanno partecipato all’operazione sono principalmente asset manager (61%) e
banche (20%), mentre la distribuzione geografica vede la presenza prevalente di investitori esteri (tra
cui Regno Unito col 24%, a Francia con il 14%, Belgio Paesi Bassi e Lussemburgo con l’8%, Germania,
Austria e Svizzera con complessivamente 7%) e dell’Italia col 43%.

Nonostante la volatilità e il ridotto appetito al rischio che caratterizza il mercato nell’attuale situazione geopolitica, si legge sempre nella nota, l’emissione dimostra il riconoscimento da parte degli investitori nel nome Banco BPM

Si tratta della terza emissione nell’ambito del Green, Social and Sustainability Bond Framework dopo
quella del Social Bond di luglio 2021 per un ammontare pari a 500 mln di euro e del primo Green
Covered Bond da 750 mln di euro collocato a marzo 2022.

redazione@lcpublishinggroup.it

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