Aziende meno sensibili alla formazione
Il mestiere di giurista d’impresa si impara (anche) tra i banchi. Così avviene con la Scuola nazionale di specializzazione per giuristi d’impresa, organizzata da Aigi (l’Associazione italiana dei giuristi d’impresa) con Just legal services – società di formazione professionale in ambito legale – e giunta quest’anno alla dodicesima edizione. «L’idea della nostra scuola – spiega l’avvocato Enzo Pulitanò – è quella di insegnare ai giuristi d’impresa a essere, prima che dei legali, dei manager. Solo in questo modo si può, secondo noi, tenere il passo con i cambiamenti sociali ed economici che stiamo vivendo».
Il giurista proattivo
Quella del legale in house è infatti una professione che è mutata più delle altre negli ultimi anni. «Si è passati dal giurista d’impresa ‘uomo delle nevi’(che nessuno vedeva e rispondeva a quesiti più o meno astratti) al giurista chiamato a fornire consulenza e assistenza attraverso l’apporto dei suoi saperi specifici, e infine al giurista proattivo, parte attiva nei processi decisionali aziendali strategici e decisionali», continua Pulitanò. Ed è proprio questo nuovo modello di giurista-manager degli affari legali che la scuola Aigi si propone di formare. «La nostra intenzione è quella di dare ai futuri giuristi d’impresa una formazione complessiva che comprenda anche conoscenze di metodo, professionali e culturali», racconta Francesca Ferretti, vice presidente di Aigi e legal&hr manager di Rentokil Initial Company.