Aon: l’impatto economico di cambiamenti climatici e calamità naturali

Aon, gruppo di consulenza dei rischi, risorse umane, intermediazione assicurativa e riassicurativa, ha pubblicato il report 2021 Weather, Climate and Catastrophe Insight, che evidenzia la crescente frequenza e gravità delle catastrofi naturali che recano gravi danni e valuta quanto le perdite che ne derivano a livello economico siano coperte a livello globale. I dati elaborati sono una base per un’analisi complessiva, utile al top management delle aziende per quantificare e qualificare il rischio legato alle catastrofi e valutare come le imprese possano essere più resilienti a repentini cambiamenti climatici sempre più frequenti.

Il report evidenzia un valore complessivo di 343 miliardi di dollari di perdite economiche nel 2021, di cui 329 miliardi di dollari derivanti da eventi meteorologici e climatici. Il 2021 diventa così il terzo anno più “costoso”, tenuto conto dell’inflazione.

Mentre le perdite sono aumentate rispetto al 2020, il numero di eventi catastrofici degni di nota è leggermente diminuito, dimostrando l’aumento del costo e della gravità di quegli accadimenti. Delle perdite registrate nel 2021, solo il 38% è stato coperto da un’assicurazione. Nonostante un aumento delle perdite complessive rispetto al 2020, il gap esistente a livello di copertura assicurativa dal rischio di perdite economiche nelle aziende è leggermente diminuito dal 63% al 62%.

Eric Andersen, Presidente di Aon, ha commentato: «C’è sia un gap a livello di copertura assicurativa, che di innovazione quando si tratta di rischio climatico. Con l’aumento della gravità degli eventi catastrofici, il modo in cui valutiamo e in definitiva ci prepariamo a questi rischi non può dipendere solo dai dati storici. Dobbiamo guardare a tecnologie come l’intelligenza artificiale e i modelli predittivi che evolvono costantemente per mappare i veloci cambiamenti del clima. Con soluzioni scalabili, possiamo aiutare le aziende a prendere decisioni migliori che le rendano più resilienti, mentre continuano ad affrontare sempre più frequentemente rischi interconnessi e più volatili».

Steve Bowen, meteorologo e responsabile Catastrophe Insight per Aon, ha aggiunto: «Non possiamo più pensare di pianificare facendo riferimento al clima di ieri. Con l’aumento dei costi legati alle perdite da danni fisici, notiamo persistenti interruzioni a livello globale delle catene di approvvigionamento e di vari servizi nel campo degli aiuti umanitari e altri servizi legati ai beni. Il percorso da seguire per le aziende e i governi deve includere la sostenibilità e gli interventi di mitigazione del cambiamento climatico per minimizzare i rischi man mano che emergono nuove forme di volatilità legate ai disastri».

frabon

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