Andaf vira sulla sostenibilità

Sostenibilità. È questo il tema scelto da Andaf, l’associazione nazionale dei direttori amministrativi e finanziari, per il 42esimo congresso nazionale “La cultura, valore per l’economia e guida nell’evoluzione dei modelli organizzativi e di sviluppo”, di cui inhousecommunity.it sarà media partner.

L’appuntamento fisso di quest’anno, programmato per i prossimi 26 e 27 ottobre a Matera, sarà un momento per riflettere e comprendere cosa possono fare i cfo per progettare per le imprese un percorso virtuoso e sostenibile. MAG ha incontrato Roberto Mannozzi (nella foto), presidente di Andaf e direttore centrale amministrazione bilancio, fiscale e controllo del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane per parlare con lui della centralità di questo tema per le aziende e i cfo.

Come mai quest’anno Andaf ha deciso di soffermarsi sulla sostenibilità per il congresso annuale?

Perché è diventato un tema ineludibile che connota ogni giorno di più il nostro vivere quotidiano, come esseri umani e come manager, mettendoci di fronte alla necessità di porre in essere scelte che, senza più alibi, riportino al centro il senso di responsabilità e il rispetto di tutti nei confronti delle comunità che rappresentiamo e del pianeta in cui viviamo. Le aziende stanno progressivamente concentrando le proprie strategie sullo sviluppo sostenibile e l’innovazione. I cfo sono chiamati a svolgere un ruolo fondamentale di gestione del processo di supporto alla valutazione e di esecuzione delle stesse.

A Matera, dove il congresso annuale di Andaf ospiterà anche le delegazioni dello Iafei –l’associazione mondiale dei cfo provenienti da tanti Paesi internazionali che compie 50 anni di vita – non si poteva pertanto non dedicare grande spazio al tema.

È curiosa la scelta di Matera, capitale europea della cultura, come luogo congressuale. Come mai?

Siamo convinti che il tema della cultura, intesa in particolare come cultura aziendale, sia un elemento fondamentale per permettere alle imprese di essere sempre più competitive. Il tema delle competenze manageriali, dunque, sarà al centro del dibattito nel corso dei due giorni del Congresso, laddove le skill tipiche e storiche del cfo ­– amministrative, finanziarie, fiscali e di controllo – non sono più sufficienti.

Cosa serve oggi ai cfo?

Il cfo di oggi, e ancor più di domani, deve puntare ad accompagnare e supportare il ceo nello sviluppo di una visione globale del business, proponendosi come il giusto partner per decidere sui temi che vanno dall’innovazione alla riduzione dei costi, dalla visione strategica alla sostenibilità, fino alla trasformazione digitale. Su questo deve investire, impegnandosi a crescere nelle competenze. Il cfo è dunque la principale figura manageriale da cui partire per attuare il percorso di cambiamento della cultura aziendale, fondato sul concetto di lungo termine e sostenibilità. E quale sede migliore, quest’anno, per discutere di questi temi se non la capitale europea della cultura?

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Gennaro Di Vittorio

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