Amco prende il controllo della bad bank di MPS. I legali interni

Banca Monte dei Paschi di Siena (Mps) e Asset Management Company (Amco) hanno approvato “il progetto relativo alla scissione parziale non proporzionale con opzione asimmetrica da parte di Mps in favore di Amco di un compendio composto da crediti deteriorati (npe), attività fiscali (dta), altre attività, debito finanziario, altre passività e patrimonio netto, per un totale di asset pari a 8,1 miliardi di euro.

Il team legale

Gli aspetti legali del dossier, lato MPS, sono stati curati da un team in house guidato dal general counsel Riccardo Quagliana (nella foto) e composto da Mario Visconti, Francesco Cattich e Luisa Lapucci.

 

Subordinato all’approvazione della Bce – che, però, nelle settimane scorse ha fatto sapere che non si opporrà -, il progetto si tradurrà per la nuova Mps in una riduzione del gross npe ratio al 4,3% dal 12,4% e del Texas ratio al 43% dall’86%. Per quanto riguarda i ratio patrimoniali, la banca senese vedrà il Cet1 Phase-in scendere al 13,3% dal 14,7% e il Cet1 fully loaded all’11,1% dal 12,7%.

Il progetto è subordinato a una serie di condizioni, prima fra tutte l’ok della Banca Centrale Europea (BCE). In particolare, l’operazione si tradurrà per la nuova Mps in una riduzione del gross npe ratio al 4,3% dal 12,4% e del Texas ratio al 43% dall’86%. Per quanto riguarda i ratio patrimoniali, la banca senese vedrà il Cet1 Phase-in scendere al 13,3% dal 14,7% e il Cet1 fully loaded all’11,1% dal 12,7%.

 

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Gennaro Di Vittorio

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