Alla ricerca dell’efficienza
La ricerca dell’efficienza. È un trend che si conferma valido per i general counsel (GC) anche nel 2021 e nonostante il Covid-19. Se la pandemia ha affaticato i giuristi d’impresa richiedendogli di assumere nuovi ruoli e responsabilità, non ha scalfito l’esigenza di efficentare la direzione legale nei suoi costi e processi. Un bisogno questo che rimane costante in numerose aziende operanti in settori disparati.
Ne abbiamo parlato il 26 gennaio scorso in occasione della tavola rotonda “Visioni e prospettive per il 2021 per i general counsel” organizzata da inhousecommunity.it in collaborazione con Dilitrust. L’incontro ha rappresentato un momento per riflettere sulle sfide che attendono i GC nei prossimi mesi e per offrire suggerimenti operativi sulle attività a medio e lungo termine. Alla discussione hanno partecipato Alessandra Ferrari general counsel di A2A, Fabrizio Gallotti country manager Italia di DiliTrust, Giovanni Lombardi general counsel di illimity e Germana Mentil group general counsel di Salvatore Ferragamo.
Il Covid-19
«Sono anni che al general counsel, al pari delle altre funzioni aziendali, viene chiesto di ottimizzare i processi interni», apre la conversazione Lombardi che paragona l’esercizio di efficientamento a uno “slalom speciale” tra le esigenze dell’organizzazione per cui si lavora e le restrizioni regolamentari e normative. Il general counsel evidenzia come proprio l’annus horribilis del Covid-19 abbia consentito, con il repentino passaggio al lavoro da casa, di dimostrare agli uffici legali che hanno abbracciato l’efficienza il corretto funzionamento dei propri processi e al management la crucialità del legal in diversi snodi dell’attività aziendale.
Sempre il 2020, aggiunge Mentil, ha messo sul tavolo la necessità di riadattare al nuovo mondo processi strutturati negli anni per rispettare l’apparato regolamentare di riferimento per le società quotate. Un’attività che è stata particolarmente impegnativa poiché «ha cambiato da un lato il modo in cui ci siamo relazionati tra funzioni in azienda e dall’altro i contenuti del nostro lavoro per via delle diverse richieste di supporto che abbiamo ricevuto rispetto al passato».
Le legal operations
Al di là della contingenza della pandemia, e tornando sulla necessità di efficientare la propria attività, negli ultimi anni molte direzioni legali hanno predisposto la funzione delle legal operations. Si tratta di una struttura organizzativa, spesso affidata anche a una sola persona, che aiuta i giuristi occupandosi del lavoro non puramente legale. È il caso di A2A e Ferrari ne condivide l’esperienza. La direzione ha introdotto la funzione a settembre 2019 e la GC si dice soddisfatta del contributo «fondamentale» offerto alla direzione in termini di semplificazione e miglioramento dei processi, gestione del budget, del panel di fornitori esterni e dell’archivio e introduzione di strumenti di intelligenza artificiale utili ai legali. Si tratta di una struttura strategica per direzioni affari legali di grandi dimensioni, secondo Ferrari, che deve essere governata da figure ibride tra giuristi d’impresa e manager esperti di finanza e processi che possano interpretare le esigenze del team legale e spingerle verso l’innovazione.
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