Affare fatto tra ITA e Lufthansa. Attivi i legali in house

Affare fatto per il passaggio del controllo di ITA Airways a Lufthansa. Secondo quanto appreso da Inhousecommunity, l’operazione ha visto impegnato il chief legal & compliance officer di ITA, Paolo Quaini (in foto), per la gestione dei profili legali riguardante la compagnia di bandiera ed il coordinamento dei consulenti esterni. Insieme a lui, per i profili regolatori e antitrust, è stato attivo Daniele Pilla, head of regulatory affairs and litigation di ITA.

I consulenti esterni

Al fianco di ITA e del Mef, come si legge su Legalcommunity, hanno agito gli avvocati dello studio legale Gianni & Origoni, con un team guidato dal socio fondatore dello studio, Francesco Gianni, assieme al socio Andrea Aiello e all’avvocata Caterina Pistocchi.

BonelliErede ha invece assistito Lufthansa, che rilevato grazie a un aumento di capitale da 325 milioni il 41% di ITA, con un team composto, fra gli altri, dal socio Vittorio Lupoli e dalla senior cousel Lucia Radicioni.

Freshfields, inoltre, sta assistendo Lufthansa in merito agli aspetti antitrust e regolamentari, in particolare di merger control e golden power, con un team composto, in Italia, dalla partner Ermelinda Spinelli e dagli associate Cecilia Carli Luca Casiraghi e in Germania guidato dai partner Peter Niggeman Kathrin Gassner.

I dettagli dell’operazione

Lufthansa, come già detto, acquisirà il 41% di Ita attraverso un aumento di capitale di 325 milioni di euro, con l’opzione di acquisire tutte le azioni rimanenti in un secondo momento.

Nell’ambito dell’accordo, il Mef si è impegnato in un aumento di capitale di 250 milioni di euro, terza e ultima tranche del finanziamento complessivo da 1,35 miliardi di euro già autorizzato dall’Ue. La finalizzazione contrattuale dell’accordo «è prevista a breve», secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa e da fonti vicine alla situazione. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti ha dichiarato «se sono rose fioriranno» parlando con i giornalisti dopo aver incontrato al Mef l’amministratore delegato di Lufthansa, Carsten Spohr, il presidente di Ita, Antonino Turicchi e l’ex numero uno di Air Dolomiti, Joerg Eberhart. «Con questo governo oggi si scioglie un nodo che da trent’anni condiziona il mercato del trasporto aereo in Italia. Siamo convinti che questa decisione consentirà al mercato dell’aviazione di svilupparsi nell’interesse dell’Italia», ha sottolineato il ministro.

Dopo la firma, l’accordo dovrà avere il via libera dalla Corte dei Conti, dall’Antitrust italiano e dall’Antitrust Ue.

Il piano industriale della compagnia, spiega il Mef, prevede una crescita dei ricavi di 2,5 miliardi di euro quest’anno e 4,1 miliardi per il 2027. Questi risultati «consentiranno la crescita e il rinnovamento della flotta, che a fine 2027 conterà 94 aeromobili rispetto agli attuali 71, con un’età media di cinque anni», mentre, «l’organico, previsto quest’anno a 4.300 unità grazie alle 1.200 assunzioni in corso di perfezionamento, salirà a oltre 5.500 a fine piano», specifica il Ministero.

michela.cannovale@lcpublishinggroup.com

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