ADP: i rapporti col capo e i colleghi influenzano il nostro lavoro

Il  rapporto con il proprio capo e colleghi influenza la produttività e soprattutto la felicità al lavoro. Un terzo degli impiegati italiani (33%) è insoddisfatto della qualità della propria leadership. Di questi però solo 1 su 10 afferma di non dare nessuna fiducia al proprio capo, contro un 22% che non ne è entusiasta ma si consola pensando che sarebbe anche potuta andar peggio.

A rivelarlo è l’ultimo studio di ADP – operatore in ambito human capital management – che ha preso in considerazione più di 2500 lavoratori tra Germania, Francia, Italia, Olanda e Regno Unito, indagando proprio su questo argomento.

«Il management e la leadership hanno un impatto diretto e tangibile sull’impegno dei dipendenti. La mancanza di conoscenza degli impiegati da parte dei datori di lavoro e del management non è l’unico fattore che causa scontento sul posto di lavoro. È importante che i dirigenti e le risorse umane si ritaglino del tempo per capire a fondo i propri impiegati. Conoscendo i lavoratori, le loro abilità e i loro desideri, li si può ispirare, far crescere e stimolare il loro impegno, cosa che conduce a maggior produttività e successo negli affari», dichiara Virginia Magliulo, managing director ADP Italia.

 

Di contro, un italiano su 5 pensa che il proprio capo sia addirittura d’ispirazione, e ne condivide filosofia e obiettivi. Il 45% afferma di lavorare sempre a stretto contatto col boss e di collaborare con lui in modo positivo.

Inoltre il 61% dice di sapere perfettamente cosa il management si aspetta da lui e qual è il suo ruolo, il 34% dice di esserne abbastanza consapevole, il 4% si sente insicuro e solo l’1% dice di non avere ancora capito cosa il capo si aspetti da lui.

«I risultati mostrano che vi è anche una discreta percentuale di persone che si sente incompresa sul posto di lavoro per diverse ragioni, per esempio una scarsa comprensione delle proprie potenzialità e delle proprie esigenze. – spiega  Magliulo – Una tale mancanza è indicativa della tendenza di responsabili, leader e team delle risorse umane a non avere una visibilità adeguata delle capacità, delle ambizioni, della salute o del coinvolgimento dei dipendenti. Naturalmente, questo problema è ancora più accentuato nelle aziende più grandi mentre, nelle aziende medie-grandi, la mancanza di comprensione può manifestarsi con una ridotta mobilità interna, mancanza di elogi e riconoscimenti non economici e, spesso, carenza di opportunità di crescita».

Il sondaggio ADP ha rilevato che il 73% dei dipendenti in Italia ha un buon rapporto con i propri colleghi. Una cosa è chiara: i rapporti positivi tra colleghi favoriscono enormemente la produttività e il coinvolgimento dei dipendenti. Se tali rapporti sono buoni, l’effetto è clamorosamente positivo. Al contrario, quando i rapporti tra colleghi non sono buoni, ciò ha quasi immediatamente un impatto negativo sulla produttività e sul coinvolgimento dei dipendenti.

Gennaro Di Vittorio

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