Accordo Eni-Egas per aumentare produzione e fornitura di gas egiziano. Gli in house
Di pochi giorni fa la firma al Cairo tra Egas ed Eni dell’accordo quadro che ha l’obiettivo di massimizzare la produzione di gas e le esportazioni di GNL. L’atto – spiega Eni in un comunicato – mira a promuovere l’esportazione di gas egiziano verso l’Europa, e in particolare verso l’Italia, nel contesto della transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.
I LEGALI
L’accordo che prevede l’aumento forniture di gas è stato firmato da Eni SpA, con il supporto dell’avvocato Paulo Falconi. L’accordo relativo alle iniziative di aumento della produzione è stato invece firmato dalla consociata Eni in Egitto, IEOC, con il supporto del legal manager locale Waleed Shebl.
[qui la news del recente ingresso di Paulo Falconi in Eni]
A siglare il deal, il presidente Egas, Magdy Galal e il direttore generale natural resources di Eni, Guido Brusco.
I DETTAGLI
Le parti – si legge sempre nel comunicato – hanno convenuto di valorizzare le riserve di gas egiziane aumentando le attività gestite congiuntamente e identificando opportunità per massimizzare la produzione di gas a breve termine. Eni ottimizzerà inoltre le campagne esplorative nei blocchi esistenti e nelle aree di nuova acquisizione nelle regioni del Delta del Nilo, del Mediterraneo Orientale e del Deserto Occidentale. Questo accordo, insieme a quello firmato per il riavvio dell’impianto di liquefazione di Damietta lo scorso anno, fornirà carichi di GNL per volumi complessivi fino a 3 BCM nel 2022 per il portafoglio Eni di gas naturale liquefatto diretto in Europa e in Italia.