Accenture: uso responsabile dati personale porta ad aumento fatturato

Un uso più responsabile dei dati del personale può generare un aumento di fatturato pari a 3,1 mila miliardi di dollari.

Lo evidenzia il report “Decoding Organizational DNA” di Accenture Strategy, basato su una ricerca qualitativa e quantitativa a livello globale effettuata tra 1.400 quadri direttivi e 10mila dipendenti in 13 settori industriali.

La crescita del fatturato sarebbe proporzionale agli effetti che le strategie di gestione dei dati raccolti sul personale avranno sulla fiducia dei dipendenti. Le aziende che implementano strategie di gestione responsabile dei dati potrebbero vedere crescere il proprio fatturato fino al 12,5% in più rispetto alle aziende che non lo fanno.

Dallo studio emerge che, sebbene oltre sei dirigenti intervistati su dieci attestino l’utilizzo in azienda di nuove tecnologie per la raccolta di dati sul personale e sul lavoro allo scopo di ottenere informazioni di valore pratico (dalla qualità del lavoro alle modalità di collaborazione tra il personale, fino alla sicurezza e al benessere di quest’ultimo), meno di un terzo si dichiara certo che i dati vengano utilizzati in maniera responsabile.

Inoltre, più della metà dei dipendenti ritiene che l’utilizzo di nuove fonti per raccogliere dati sul personale rischi di minare la loro fiducia, e il 64%, a causa dei recenti fatti di cronaca relativi all’uso improprio di dati, si dichiara preoccupato dal fatto che anche i propri dati possano essere a rischio.

Il 92% dei dipendenti è favorevole alla raccolta di dati riguardanti la propria persona e il proprio lavoro, a patto che questo porti a un miglioramento del proprio rendimento o benessere, o ad altri benefici individuali. Oltre sei dipendenti su dieci sarebbero disposti a fornire i dati relativi al proprio lavoro in cambio di un sistema di remunerazione, incentivi e benefici più personalizzato, mentre il 61% lo farebbe in cambio di opportunità di apprendimento e sviluppo più mirate.

La risposta dei responsabili aziendali alla sfida dei dati sul personale è tutt’altro che unitaria. Circa un terzo (il 31%) dei dirigenti intervistati ha dichiarato di stare contenendo, rispetto a quanto desiderato, gli investimenti in tecnologie di raccolta dei dati sul personale, per via della sensibilità dei propri impiegati; circa lo stesso numero (il 32%) dichiara invece di stare comunque investendo, impegnandosi a elaborare strategie di condotta responsabile all’emergere di problemi.

Per aiutare a garantire che le preoccupazioni dei dipendenti trovino risposta, Accenture fornisce alcune raccomandazioni per l’uso responsabile dei dati sul personale. Anzitutto dare ai dipendenti più controllo sui propri dati per conquistare la loro fiducia e beneficiare di un ben più consistente flusso di informazioni sulla forza lavoro, da utilizzare poi per migliorare le performance. In secondo luogo, per generare benefici collettivi, i leader devono condividere la responsabilità con tutto il team direttivo e coinvolgere gli impiegati nell’ideazione di sistemi per la gestione dei dati sul personale. Infine, le aziende devono usare l’intelligenza artificiale e altre tecnologie per dare agli impiegati maggiori opportunità di crescita e promuovere correttezza e inclusione.
 

 

Gennaro Di Vittorio

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