ACC: smart working, direzioni legali pronte già prima del Covid-19
Due direzioni affari legali su tre non sono state messe in difficoltà dall’esigenza, per via del coronavirus, di passare rapidamente alle modalità di lavoro agile. Il 68% dei general counsel ritiene infatti che i propri dipartimenti legali fossero già pronti allo smart working.
Questo è quanto emerge dai risultati di un sondaggio pubblicato dall’Association of Corporate Counsel (ACC), condotto dal 25 al 29 marzo su 5mila membri dell’associazione e basato su un totale di 277 risposte. La survey mostra la rapidità degli uffici legali a passare al lavoro agile e a svolgere le attività quotidiane, aiutando le aziende ad adattarsi al nuovo contesto scaturito dallo scoppio dell’emergenza sanitaria.
Solo il 5% delle direzioni ha infatti ammesso di non essere per niente preparata al passaggio allo smart working. Un po’ più pronto il rimanente il 27% che era «in qualche modo preparato».
«Gli avvocati in house possiedono le competenze necessarie per guidare al meglio le aziende in scenari commerciali instabili e tempi imprevedibili», afferma Veta T. Richardson, presidente e ad di ACC. «Non mi sorprende che le direzioni affari legali continuino a svolgere le proprie funzioni e che allo stesso tempo aiutino le organizzazioni ad adattarsi alla nuova normalità», continua la professionista.
Dalla survey emerge inoltre che la maggior parte degli uffici legali sta fornendo consulenze ai vertici aziendali sui rischi associati ai nuovi rapporti coi fornitori (64%) e che sta partecipando alla pianificazione di emergenza (63%). Meno della metà degli direzioni sta rinegoziando (47%) o negoziando nuovi contratti (41%).
Infine, il Covid-19 porta gli uffici legali a occuparsi anche di questioni hr. Il 54% degli intervistati ha dichiarato che i volumi di lavoro per quest’area di attività sono aumentati, anche se non avranno impatti sulla gestione delle policy e delle procedure (che sono cambiate solo per il 31% delle direzioni). Per rispondere a questo incremento, circa il 15% delle direzioni ha puntato sull’outsorcing.