Indagini interne sempre più costose per i CLO europei: pesa l’incertezza normativa
Indagini interne in azienda? Se siete in Europa, saranno più care che altrove. E sempre più costose nel tempo. È quanto ha dichiarato il 40% dei chief legal officer europei (contro il 29% della media globale) rispondendo all’ultima survey dell’Association of Corporate Counsel (ACC) in collaborazione con FTI Consulting (2025 ACC Chief Legal Officers Survey).
Il report evidenzia differenze significative tra i dipartimenti legali europei e quelli globali non solo in termini di costi delle indagini interne, ma anche per quanto riguarda le priorità strategiche e sfide normative.
Indagini interne e impatto sui costi
Secondo i risultati del sondaggio, il 58% dei CLO europei ha registrato un aumento delle indagini interne, a fronte di un 44% a livello globale. Questo incremento ha contribuito all’aumento dei costi segnalato dal 40% dei CLO europei, un valore che supera di 11 punti percentuali la media mondiale.
Struttura gerarchica e priorità strategiche
Il sondaggio mette in luce anche alcune differenze nelle strutture di reporting. In Europa, il 73% dei CLO riferisce direttamente al CEO, contro una media globale del 79%. Tra coloro che non rispondono al CEO, il 59% riporta al CFO, un dato significativamente più alto rispetto al 44% globale.
Sul fronte delle priorità strategiche, il 42% dei CLO europei indica l’efficienza operativa come principale obiettivo, un valore superiore di 7 punti percentuali rispetto alla media globale. Al contrario, in altre aree geografiche, le priorità più rilevanti per i CLO includono la gestione dei talenti, la sicurezza dei dati e la capacità di difesa in sede di contenzioso.
Sfide normative e maggiore ricorso a consulenze esterne
L’incertezza normativa è la sfida principale per i CLO europei, segnalata dal 33% dei partecipanti al sondaggio. Questo aspetto differisce dal trend globale, dove la problematica più rilevante è la carenza di personale.
Inoltre, oltre la metà (53%) dei CLO europei nell’ultimo anno ha dichiarato di ricorrere più spesso a consulenze legali esterne. Anche in questo caso si tratta di un valore superiore alla media globale.
Maria Barros (in foto), presidente di ACC Europe e chief legal and public affairs officer di Booking.com, ha commentato così i risultati della survey: “Non mi ha sorpreso vedere che in Europa la sfida maggiore per i CLO è l’incertezza normativa. Questo dato è in linea con il rapporto Draghi. Le aziende europee si trovano ad affrontare una regolamentazione frammentata, cui si aggiunge mancanza di linee guida e, quindi, un’applicazione delle norme non uniforme. È in questo contesto che i team legali interni svolgono un ruolo cruciale, in quanto supportano le imprese che vogliono restare conformi alle normative, orientandosi in questo scenario di incertezza”.
Il rapporto globale dell’ACC su questo tema è disponibile QUI. Mentre i dati supplementari relativi all’Europa li trovate QUI.