Internet e diritto d’autore: il nuovo volume Aigi – Giuffrè Francis Lefebvre
È uscito il nuovo volume della collana Aigi-Giuffrè Francis Lefebvre, dedicato alla Direttiva (UE) 2019/790 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 aprile 2019 sul diritto d’autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale e al suo recepimento in Italia.
Il testo, a cura di Wanya Carraro, Stefano Longhini e Federico Unnia, si propone come strumento di approfondimento delle principali problematiche del mondo della tutela della privativa online.
Partendo dalla constatazione dell’evoluzione della società, sempre più connessa e fatta necessariamente di relazioni, il testo costituisce uno strumento di lavoro di taglio pratico-operativo per i giuristi d’impresa e operatori del diritto dal momento che offre una serie di indicazioni concrete non solo per coloro che operano all’interno di aziende legate al mondo della comunicazione, ma anche per tutti quei soggetti che, sui vari fronti, hanno giornalmente a che fare con l’applicazione della norma: dai ceo, ai legali d’azienda in generale, agli avvocati d’affari, agli investitori istituzionali e alle società di consulenza.
Il libro, partendo dall’analisi della Direttiva europea e della sua applicazione italiana, tiene conto della profonda evoluzione e trasformazione avvenuta nella tutela dei contenuti digitali, in cui il tradizionale assetto normativo del diritto d’autore è stato messo in discussione dalla rivoluzione digitale. Il testo si avvale di contributi di magistrati, accademici, liberi professionisti, consulenti e di giuristi d’impresa, mettendo a disposizione del lettore l’esperienza pratica che ciascuno di essi ha nell’affrontare – con diverse prospettive – le questioni trattate.
«In questo volume si sottolineano le sfide che il nuovo testo di legge propone, ma anche i numerosi punti che rimangono ancora privi di una risposta. Il progresso tecnologico appare tale per cui i riscontri attraverso i vecchi “ferri del mestiere” (e il diritto d’autore è naturaliter uno di questi) risultano insoddisfacenti: ma pensare che, una volta tanto, il gatto possa afferrare il topo appare altrettanto irrealistico. Dalle analisi contenute nel nostro volume, rivolte ad affrontare – come sempre – in maniera molto concreta difficoltose questioni giuridiche, si può concludere che molte risposte per gli operatori ci siano, e siano vieppiù convincenti», dichiara Giuseppe Catalano (nella foto), presidente Aigi.