Carroccio: «È l’anno dei media»
Il 2022 è un anno di novità regolamentari per il settore media. A dicembre è stato recepita la direttiva UE sui servizi media audiovisivi tramite il nuovo Testo Unico dei Servizi Media Digitali, mentre nei prossimi mesi si attende la nuova direttiva UE sul copyright online.
MAG ne ha parlato in video con Marianna Carroccio, general counsel (gc) di LaPresse dal 2016. Con lei la redazione ha inoltre discusso delle peculiarità legali che la giurista d’impresa affronta lavorando in un’agenzia di stampa, fotografica e video e di sfide e priorità per i gc e gli avvocati d’affari che operano nel comparto.
Quest’anno è attesa la nuova direttiva UE sul copyright online. La direzione legale di cui è alla guida lotta quotidianamente contro la pirateria digitale, ci racconta?
Per un’azienda che produce contenuti fotografici e video, con archivi digitali che contengono milioni di immagini, la pirateria digitale è una questione molto seria anche a fronte del fatto che molti operatori del web spesso non hanno alcuna cognizione di quale materiale sia possibile pubblicare, ritenendo che tutto ciò che si trovi sul web sia a disposizione di tutti in forma gratuita. Ovviamente non è così. La direzione legale è lo strumento fondamentale con cui l’azienda tutela il copyright tramite le azioni stragiudiziali (diffide, transazioni negoziazioni assistite) e le valutazioni in ordine a eventuali azioni giudiziarie da porre in atto col supporto degli studi legali.
Come viene condotto questo lavoro?
La direzione legale riceve dai clienti interni (direzione commerciale, desk fotografico, redazione giornalistica, a volte dalla stessa presidenza) una segnalazione con evidenza del materiale fotografico o video utilizzato illecitamente; a quel punto parte una diffida per rimozione del materiale con annessa richiesta di risarcimento del danno. La contestazione può risolversi direttamente tra azienda e controparte in via transattiva oppure proseguire in sede di negoziazione assistita o addirittura in sede giudiziale con l’assistenza degli studi legali.
La formazione può contribuire a contrastare i fenomeni di pirateria digitale? La direzione legale, per esempio, ne fa in azienda?
Ho cercato di sensibilizzare l’area più specificamente di creazione di contenuti a essere molto attenta nella ricerca di materiale web e social e devo dire che ho sempre trovato molta sensibilità. Nel dubbio molto spesso giornalisti o personale della produzione si rivolgono alla direzione legale per chiarire ambiti di applicazione e possibilità di utilizzo di materiale di terzi: agiamo con forza per la tutela del nostro copyright e certo non vogliamo noi per primi violare quello altrui.