Idealista, testimoni del cambiamento

La pandemia ha rivoluzionato i modelli abitativi. Stando ai dati raccolti dalla piattaforma idealista, il Covid-19 ha rallentato vendite e mutui, abbassato i prezzi degli affitti, potenziato la tecnologia e dato maggiore risalto a nuove costruzioni, ville e spazi esterni, accelerando anche la conversione delle abitazioni in uffici e scuole.

Di questi nuovi modelli e di come l’ufficio legale ha affrontato la crisi sanitaria, Iberian Lawyer ha parlato con Andrea Viale, responsabile legale di Idealista nelle tre giurisdizioni in cui la piattaforma è presente: Spagna, Portogallo e Italia. Guatemalteca di origine italiana, Viale, al vertice della direzione affari legali di Idealista, ha lavorato per tanti anni a Barcellona e adesso vive a Madrid.

 

Com’è strutturato il team legale? Da quante persone è composto e quali sono le sue funzioni principali?

Ho costituito io la direzione legale di idealista nel 2017. Prima di allora, l’azienda non aveva giuristi interni e, quando sono arrivata, ho iniziato a costruire la funzione legale. Negli ultimi anni, il team è cresciuto e adesso siamo in cinque. Forniamo servizi legali alle società del gruppo e per tutte le linee di business in tre Paesi, Spagna, Italia e Portogallo. Non crediamo in strutture rigide e con gerarchie; non abbiamo uffici o status symbol. Nel team legale, lavoriamo trasversalmente e tutti ci occupiamo delle diverse questioni. Ci sono specializzazioni all’interno del team, sia per giurisdizione (ad esempio, abbiamo un avvocato italiano) che per materia (una persona è principalmente dedicata alla compliance).

 

Quali aspetti della compliance sono più controversi per i general counsel del settore immobiliare/internet?

Diffondere in tutte le aree dell’azienda la consapevolezza dell’importanza del programma di compliance e della sua implementazione. Dato che la nostra attività è gestita prevalentemente tramite internet ed è in continua evoluzione, sorgono rischi nuovi che devono essere valutati continuamente affinché la compliance possa essere sempre aggiornata e i potenziali problemi possano essere identificati e prevenuti.

 

In che modo la pandemia ha cambiato i concetti di casa e ufficio “ideali”?

Molti spagnoli si sono accorti durante il lockdown che non gli piaceva la casa in cui vivevano e hanno deciso di iniziare a cercarne una più luminosa, con più stanze o anche con un terrazzo o un piccolo giardino. Per mesi il numero di ricerche di questo tipo di case è cresciuto considerevolmente, così come le ricerche nei piccoli centri. Nonostante questo, la maggior parte delle persone cerca ancora case nelle zone centrali delle grandi città, anche se è vero che in molti casi le case più piccole e interne vengono scartate. “L’ufficio ideale” si sta spostando nelle case per via del telelavoro, delle nuove forme di coworking e dell’uso efficiente degli spazi per uffici.

 

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