Aidp: 50% direttori hr disponibile ad attivare centro vaccinale in azienda
Il 50% dei direttori del personale sarebbe disponibile ad attivare un centro vaccinale in azienda, mentre il 40% sta valutando questa possibilità. Il 5% sarebbe disposto a vaccinare anche i dipendenti di altre aziende mentre il 9,30% si occuperebbe di tutti i residenti del territorio.
Sono alcune delle evidenze della ricerca promossa dall’AIDP (l’associazione dei direttori del personale) sui vaccini in azienda a seguito della disponibilità annunciata dal presidente della Confindustria Carlo Bonomi.
Il 48% dei direttori hr sarebbe inoltre disponibile a farsi carico direttamente dei costi, oltre il 38% lo sta valutando e il restante 13% non è disponibile a sostenerli.
Rispetto alla struttura, il 38% delle aziende ha già al suo interno gli ambienti e i percorsi adeguati a gestire il processo di vaccinazioni, mentre solo il 18% non è attrezzato da questo punto di vista. Il 19% dei direttori del personale, inoltre, si sta attivando per trovare strutture e ambienti da destinare alla gestione dei processi di vaccinazione all’esterno dell’azienda. Soluzione a cui sta pensando anche il 38% delle aziende.
C’è poi il tema del personale preposto alla vaccinazione. Il 54% delle aziende ha già all’interno delle aziende le risorse in grado di eseguire la vaccinazione come medici competenti e infermieri mentre oltre il 16% lo sta valutando e il restante 29% non è attrezzato da questo punto di vista e il 39% ha già verificato la disponibilità del medico competente a somministrare il vaccino.
Rispetto alle criticità del ruolo dell’azienda nella somministrazione dei vaccini per il 59% dei direttori del personale queste risiedono nella posizione espressa dal Garante, laddove afferma che il datore di lavoro non può per legge acquisire il nominativo dei lavoratori che intendono o si sono vaccinati, neanche per tramite del medico o con il loro esplicito consenso e di conseguenza, quindi, nell’organizzazione delle liste delle persone da vaccinare. Il 54% ha dichiarato che questa posizione del garante è un forte elemento di dissuasione ad organizzare le vaccinazioni in azienda. Per il 60% la criticità più evidente è la responsabilità in caso di reazione allergica. Anche in questo caso per una significativa platea di aziende, il 48%, questo è un elemento di forte dissuasione. Infine per il 53% circa esiste una difficoltà nella gestione e conservazione dei vaccini.