EY: il 73% delle imprese teme la concorrenza del private equity
Il rilancio delle imprese passerà attraverso operazioni di merger & acquisitions, ma nel nostro paese meno che all’estero. Lo dicono i dati del nuovo EY Global Capital Confidence Barometer, anticipati da Il Sole 24 Ore. Secondo la survey condotta su oltre 2.400 ceo e vertici aziendali di 52 Paesi del mondo, solo il 35% degli intervistati in Italia (contro il 49% a livello globale) dichiara di voler attivamente perseguire attività di m&a nei prossimi 12 mesi.
A frenare il movimento è anche la concorrenza che nel 73% arriva dal private equity. “I fondi di private equity ed i fondi infrastrutturali, in special modo esteri, ricoprono un peso sempre maggiore anche nel panorama italiano, complici i bassi tassi d’interesse e l’elevato ammontare di liquidità da investire” ha commentato Marco Daviddi, Mediterranean Leader per l’area Strategy and Transactions di EY al quotidiano economico.
Infine, i dati della survey sottolineano che le aziende italiane, in particolare quelle di dimensione medio-grande, stanno perseguendo acquisizioni soprattutto all’estero. Questo avviene soprattutto, secondo gli intervistati, in Germania, Francia, Spagna e Svezia.