Leadership al femminile in miglioramento

di ilaria iaquinta

Migliora, anche se lentamente, l’uguaglianza di genere ai vertici delle aziende europee anche se permangono delle forti differenze tra i singoli Paesi. Mentre in Nord Europa, Francia e Regno Unito le aziende si avvicinano all’equilibrio di genere nelle posizioni dirigenziali, la Polonia e la Repubblica Ceca continuano a registrare scarsi progressi in materia di leadership al femminile.

A rivelarlo è lo studio condotto da EWOB, l’associazione European Women on Boards, che ogni anno analizza la rappresentanza femminile nei consigli di amministrazione e nei vertici aziendali delle maggiori società europee.

«Rispetto al 2019, l’avanzamento della leadership femminile si è tradotto concretamente in un aumento delle donne ceo che oggi sono 42 (+14 rispetto all’anno scorso), delle aziende con una C-suite al femminile (oggi 129, 30 in più rispetto all’anno scorso) e in un 9% di presidenze “rosa” dei cda aziendali (un aumento del 2%). L’indice di gender diversity (gdi) medio è cresciuto da 0,53 a 0,56 e il numero di aziende con un gdi superiore a 0,8 è raddoppiato, passando da 30 a 62», ha commentato Päivi Jokinen, presidente di European Women on Boards, in una nota destinata alla stampa. Se il Covid-19 ha avuto un impatto fortemente negativo sull’occupazione femminile ha anche posto l’accento sulla necessità di maggiore inclusione e uguaglianza sul lavoro. Sono infatti raddoppiate le aziende con un’elevata rappresentanza femminile nel processo decisionale e sono aumentate le donne che hanno assunto ruoli apicali (rappresentano il 35% di tutte le nuove nomine).

Il Paese con le aziende più performanti in materia di uguaglianza di genere è la Norvegia, che ha un gdi di 0,74 punti. L’Italia non se la passa male. Il nostro Paese si posiziona al sesto posto della classifica dei Paesi analizzati con un gdi pari a 0,60 (leggermente superiore alla media europea). In Italia c’è, anche grazie alla legge Golfo-Mosco, una buona presenza di donne nei cda. Lo Stivale ha la seconda percentuale più alta di donne a capo di cda/consigli di sorveglianza (22%) e registra la percentuale più alta di donne nei comitati di gestione e di controllo (45%). Meno bene la leadership femminile al di fuori dei board: la percentuale di donne nei livelli executive è del 17% contro il 33% della Norvegia e il 25% del Regno Unito. Inoltre, in Italia solo il 4% delle donne è ceo, contro il 21% della Norvegia o il 15% dell’Irlanda.

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Gennaro Di Vittorio

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