Rentokil Initial Italia opta per un’attenta politica di sostenibilità ambientale

Rentokil Initial, azienda operativa a livello mondiale in servizi per la disinfestazione, la disinfezione e l’igiene, persegue la mission di migliorare la qualità della vita delle persone salvaguardando la loro salute attraverso azioni mirate ad ottenere ambienti sani, protetti e sicuri. Un obiettivo che punta non solo a proteggere e portare benefici nelle comunità in cui l’azienda opera, ma anche ad agire nel rispetto e nella tutela dell’ambiente attraverso attenti modelli di Governance.

Il gruppo Rentokil Initial adotta infatti da diversi anni una politica di Corporate Social Responsibility a livello mondiale, testimoniata da diverse iniziative che ogni anno portano l’azienda ad essere sempre più attenta all’impatto sociale e ambientale della propria attività in tutto il mondo. A testimonianza di questo impegno, in Italia è attivo dal 2019 un progetto speciale, che si avvale dei contributi di molti reparti aziendali, grazie al quale nelle sedi di Rentokil Initial sono in vigore nuove azioni per un utilizzo sempre più ottimizzato di risorse e materiali, finalizzate a ridurre al minimo gli sprechi energetici, le emissioni nell’aria, nel terreno e nell’acqua, parallelamente ad una maggiore responsabilizzazione dei dipendenti nei confronti della sostenibilità ambientale.

Ciò ha portato concretamente alla riduzione del 20% dei consumi di carburante e all’adozione di una serie di strumenti e misure; la distribuzione di borracce personali in vetro ai dipendenti, finalizzata a diminuire l’uso della plastica, l’utilizzo esclusivo di carta riciclata in azienda, così come la fornitura di cancelleria e di detergenti esclusivamente in materiali biodegradabili. Il progetto proseguirà nel 2021 con una progressiva conversione della flotta aziendale in modelli ibridi od elettrici. Ad oggi, infatti, sono state installate due colonnine per la ricarica di nuovi veicoli presso la sede centrale di Cernusco cui seguiranno nuove installazioni ad Empoli e Bergamo.

Gennaro Di Vittorio

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